LETTURA
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 18, 1-8
In quel giorno. Vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore. / Gridò a gran voce: / «È caduta, è caduta Babilonia la grande, / ed è diventata covo di demòni, / rifugio di ogni spirito impuro, / rifugio di ogni uccello impuro / e rifugio di ogni bestia impura e orrenda. / Perché tutte le nazioni hanno bevuto / del vino della sua sfrenata prostituzione, / i re della terra si sono prostituiti con essa / e i mercanti della terra si sono arricchiti / del suo lusso sfrenato». / E udii un’altra voce dal cielo: / «Uscite, popolo mio, da essa, / per non associarvi ai suoi peccati / e non ricevere parte dei suoi flagelli. / Perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo / e Dio si è ricordato delle sue iniquità. / Ripagàtela con la sua stessa moneta, / retribuìtela con il doppio dei suoi misfatti. / Versàtele doppia misura nella coppa in cui beveva. / Quanto ha speso per la sua gloria e il suo lusso, / tanto restituìtele in tormento e afflizione. / Poiché diceva in cuor suo: / “Seggo come regina, / vedova non sono / e lutto non vedrò”. / Per questo, in un solo giorno, / verranno i suoi flagelli: / morte, lutto e fame. / Sarà bruciata dal fuoco, / perché potente Signore è Dio / che l’ha condannata».
SALMO
Sal 13 (14)
® Venga da Sion la salvezza d’Israele.
Lo stolto pensa: «Dio non c’è».
Sono corrotti, fanno cose abominevoli:
non c’è chi agisca bene.
Il Signore dal cielo si china sui figli dell’uomo
per vedere se c’è un uomo saggio,
uno che cerchi Dio. ®
Sono tutti traviati, tutti corrotti;
non c’è chi agisca bene, neppure uno.
Non impareranno dunque tutti i malfattori,
che divorano il mio popolo come il pane
e non invocano il Signore?
Ecco, hanno tremato di spavento,
perché Dio è con la stirpe del giusto. ®
Voi volete umiliare le speranze del povero,
ma il Signore è il suo rifugio.
Chi manderà da Sion la salvezza d’Israele?
Quando il Signore ristabilirà la sorte del suo popolo,
esulterà Giacobbe e gioirà Israele. ®
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 8, 12-19
In quel tempo. Di nuovo il Signore Gesù parlò agli scribi e ai farisei e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».