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1Tm 1,1-11; Sal 93; Lc 20,45-47

2 Ottobre 2015

SETTIMANA DELLA VI DOMENICA

DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

VENERDÌ – Ss. Angeli Custodi

 

 

EPISTOLA

Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo 1, 1-11

 

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza, a Timòteo, vero figlio mio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro.

Partendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere a Èfeso perché tu ordinassi a taluni di non insegnare dottrine diverse e di non aderire a favole e a genealogie interminabili, le quali sono più adatte a vane discussioni che non al disegno di Dio, che si attua nella fede. Lo scopo del comando è però la carità, che nasce da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. Deviando da questa linea, alcuni si sono perduti in discorsi senza senso, pretendendo di essere dottori della Legge, mentre non capiscono né quello che dicono né ciò di cui sono tanto sicuri.

Noi sappiamo che la Legge è buona, purché se ne faccia un uso legittimo, nella convinzione che la Legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrìleghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini, i fornicatori, i sodomiti, i mercanti di uomini, i bugiardi, gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina, secondo il vangelo della gloria del beato Dio, che mi è stato affidato.

 

SALMO

Sal 93 (94)

 

             ® Beato l’uomo che tu istruisci, Signore.

 

Intendete, ignoranti del popolo:

stolti, quando diventerete saggi?

Chi ha formato l’orecchio, forse non sente?

Chi ha plasmato l’occhio, forse non vede?

Il Signore conosce i pensieri dell’uomo:

non sono che un soffio. ®

 

Beato l’uomo che tu castighi, Signore,

e a cui insegni la tua legge,

per dargli riposo nei giorni di sventura;

poiché il Signore non respinge il suo popolo

e non abbandona la sua eredità. ®

 

Quando dicevo: «Il mio piede vacilla»,

la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto.

Si avventano contro la vita del giusto

e condannano il sangue innocente.

Ma il Signore è il mio baluardo,

roccia del mio rifugio è il mio Dio. ®

 

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 20, 45-47

 

In quel tempo. Mentre tutto il popolo ascoltava, il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dagli scribi, che vogliono passeggiare in lunghe vesti e si compiacciono di essere salutati nelle piazze, di avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti; divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». 

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oppure:  Letture proprie dei Ss. Angeli Custodi dal Lezionario dei Santi

 

 

Lettura

Lettura del libro dell’Esodo 23, 20-23a

 

Così dice il Signore: «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari.

Il mio angelo camminerà alla tua testa».

 

Salmo

Sal 90 (91)

 

    R.: Il Signore manda i suoi angeli a custodire il nostro cammino.

 

Chi abita al riparo dell’Altissimo

passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.

Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,

mio Dio in cui confido».            R

 

Egli ti coprirà con le sue penne,

sotto le sue ali troverai rifugio;

la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza.

«Sì, mio rifugio sei tu, o Signore!».            R

 

Egli per te darà ordine ai suoi angeli

di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,

perché il tuo piede non inciampi nella pietra.  R

 

 

Epistola

Lettera agli Ebrei 1, 14-2, 4

 

Fratelli,

gli angeli non sono forse tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati a servire coloro che erediteranno la salvezza?

Per questo bisogna che ci dedichiamo con maggiore impegno alle cose che abbiamo ascoltato, per non andare fuori rotta. Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo noi scampare se avremo trascurato una salvezza così grande? Essa cominciò a essere annunciata dal Signore, e fu confermata a noi da coloro che l’avevano ascoltata, mentre Dio ne dava testimonianza con segni e prodigi e miracoli d’ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà.

 

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Matteo 18, 1-10

 

In quel tempo.

I discepoli si avvicinarono al Signore Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.

Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!

Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.

Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.