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1Mac 10,1-2.15-21; Sal 30; Mt 11,7b. 11-15

30 Agosto 2012

SETTIMANA DELLA DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO
DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

 

GIOVEDÌ

 

 

LETTURA
Lettura del primo libro dei Maccabei 10, 1-2. 15-21

 

Nell’anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antìoco, s’imbarcò e occupò Tolemàide, dove fu ben accolto e cominciò a regnare. Quando lo seppe, il re Demetrio radunò un esercito molto grande e gli mosse contro per fargli guerra.
Il re Alessandro seppe dell’ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate. Allora disse: «Troveremo un altro come lui? Facciamocelo amico e nostro alleato». Scrisse e spedì a lui questa lettera: «Il re Alessandro al fratello Giònata, salute! Abbiamo sentito dire di te che sei uomo forte e potente e disposto a essere nostro amico. Noi dunque ti nominiamo oggi sommo sacerdote del tuo popolo e amico del re – gli aveva inviato anche la porpora e la corona d’oro – perché tu favorisca la nostra causa e mantenga amicizia con noi». Giònata indossò le vesti sacre nel settimo mese dell’anno centosessanta, nella festa delle Capanne, arruolò soldati e fece preparare molte armi.

 

 

SALMO
Sal 30 (31)

 

®  In te, Signore, mi sono rifugiato.

 

Tendi a me il tuo orecchio,
vieni presto a liberarmi.
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi. ®

 

Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Tu hai in odio chi serve idoli falsi,
io invece confido nel Signore. ®

 

Esulterò e gioirò per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria,
hai conosciuto le angosce della mia vita;
non mi hai consegnato nelle mani del nemico,
hai posto i miei piedi in un luogo spazioso. ®

 

VANGELO
 Lettura del Vangelo secondo Matteo 11, 7b. 11-15

 

In quel tempo. Il Signore Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».