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Lunedì della IV domenica di quaresima

23 Marzo 2020

ALL’INGRESSO
Lieta è la vita, Signore, e finisce.
Il tuo giudizio è tremendo, e rimane.
Lasciamo dunque un amore insicuro,
considerando l’eterno destino;
leviamo un grido: «Pietà di noi tutti».

GENESI 25, 19-26
Lettura del libro della Genesi

Questa è la discendenza di Isacco, figlio di Abramo. Abramo aveva generato Isacco. Isacco aveva quarant’anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl l’Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano, l’Arameo. Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché ella era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie Rebecca divenne incinta. Ora i figli si urtavano nel suo seno ed ella esclamò: «Se è così, che cosa mi sta accadendo?». Andò a consultare il Signore. Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si divideranno; un popolo sarà più forte dell’altro e il maggiore servirà il più piccolo». Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco, due gemelli erano nel suo grembo. Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù. Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant’anni quando essi nacquero.

SALMO Sal 118 (119), 89-96

La tua fedeltà, Signore, dura per ogni generazione.

Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
La tua fedeltà di generazione in generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda. R

Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino ad oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia delizia,
davvero morirei nella mia miseria. R

Mai dimenticherò i tuoi precetti,
perché con essi tu mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho ricercato i tuoi precetti. R

I malvagi sperano di rovinarmi;
io presto attenzione ai tuoi insegnamenti.
Di ogni cosa perfetta ho visto il confine:
l’ampiezza dei tuoi comandi è infinita. R

PROVERBI 22, 17-19. 22-25
Lettura del libro dei Proverbi

Figlio mio, porgi l’orecchio e ascolta le parole dei sapienti, applica la tua mente alla mia istruzione: ti saranno piacevoli se le custodirai nel tuo intimo, se le terrai pronte sulle tue labbra. Perché sia riposta nel Signore la tua fiducia, oggi le faccio conoscere a te. Non depredare il povero perché egli è povero, e non affliggere il misero in tribunale, perché il Signore difenderà la loro causa e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati. Non ti associare a un collerico e non praticare un uomo iracondo, per non abituarti alle sue maniere e procurarti una trappola per la tua vita.

VANGELO Mt 7, 1-5
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

DOPO IL VANGELO
Il Signore ha promesso al suo popolo:
«Li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò di vero cuore,
allontanerò da loro il mio sdegno».
Il Signore sarà come rugiada per Israele;
il suo popolo fiorirà come un giglio,
si farà robusto come un cedro del Libano.

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Signore, se ti sdegnerai contro di noi,
chi verrà in nostro aiuto?
Chi avrà pietà delle nostre miserie?
Hai chiamato a conversione la cananea e il pubblicano,
hai accolto le lacrime di Pietro:
accogli pietoso, Gesù, anche il nostro pentimento e salvaci,
Salvatore del mondo.

ALLA COMUNIONE
La nostra carne è debole, Signore,
siamo feriti, ricorriamo a te.
Tu che venisti a risanare i cuori pentiti,
accoglici: chiediamo di guarire.