ALL’INGRESSO
Come ulivo verdeggiante nella casa del Signore,
mi abbandono alla fedeltà di Dio ora e sempre.
Spero nel tuo nome perché sei buono, davanti ai tuoi fedeli.
LETTURA 1Mac 10, 1-2. 15-21
Lettura del primo libro dei Maccabei
Nell’anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antìoco, s’imbarcò e occupò Tolemàide, dove fu ben accolto e cominciò a regnare. Quando lo seppe, il re Demetrio radunò un esercito molto grande e gli mosse contro per fargli guerra. Il re Alessandro seppe dell’ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate. Allora disse: «Troveremo un altro come lui? Facciamocelo amico e nostro alleato». Scrisse e spedì a lui questa lettera: «Il re Alessandro al fratello Giònata, salute! Abbiamo sentito dire di te che sei uomo forte e potente e disposto a essere nostro amico. Noi dunque ti nominiamo oggi sommo sacerdote del tuo popolo e amico del re – gli aveva inviato anche la porpora e la corona d’oro – perché tu favorisca la nostra causa e mantenga amicizia con noi». Giònata indossò le vesti sacre nel settimo mese dell’anno centosessanta, nella festa delle Capanne, arruolò soldati e fece preparare molte armi.
SALMO Sal 30 (31)
In te, Signore, mi sono rifugiato.
Tendi a me il tuo orecchio,
vieni presto a liberarmi.
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi. R
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Tu hai in odio chi serve idoli falsi,
io invece confido nel Signore. R
Esulterò e gioirò per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria,
hai conosciuto le angosce della mia vita;
non mi hai consegnato nelle mani del nemico,
hai posto i miei piedi in un luogo spazioso. R
VANGELO Mt 11, 7b. 11-15
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
DOPO IL VANGELO
Alzerò le mie mani ai tuoi precetti che amo,
mediterò le tue leggi.
Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti,
in essi è la mia ricompensa per sempre.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
ALLA COMUNIONE
Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio,
ed egli in lui;
e da questo conosciamo che dimora in noi:
dallo Spirito che ci ha dato.