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Nm 10,33 -11, 3; Sal 77; Lc 6,17-23

MERCOLEDÌ SETTIMANA DELLA III DOMENICA DOPO PENTECOSTE Sant'Ireneo

28 Giugno 2017

LETTURA

Lettura del libro dei Numeri 10, 33 – 11, 3

 

In quei giorni. Gli Israeliti partirono dal monte del Signore e fecero tre giornate di cammino; l’arca dell’alleanza del Signore si muoveva davanti a loro durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di sosta. La nube del Signore era sopra di loro durante il giorno, quando partivano dall’accampamento.

Quando l’arca partiva, Mosè diceva: / «Sorgi, Signore, / e siano dispersi i tuoi nemici / e fuggano davanti a te coloro che ti odiano». / Quando sostava, diceva: / «Torna, Signore, / alle miriadi di migliaia d’Israele».

Ora il popolo cominciò a lamentarsi aspramente agli orecchi del Signore. Li udì il Signore e la sua ira si accese: il fuoco del Signore divampò in mezzo a loro e divorò un’estremità dell’accampamento. Il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il Signore e il fuoco si spense. Quel luogo fu chiamato Taberà, perché il fuoco del Signore era divampato fra loro.
SALMO

Sal 77 (78)

            ®   Perdona, Signore, le colpe del tuo popolo.

 

Ascolta, popolo mio, la mia legge,

porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

Dimenticarono le sue opere,

le meraviglie che aveva loro mostrato. ®

 

Li guidò con una nube di giorno

e tutta la notte con un bagliore di fuoco.

Eppure continuarono a peccare contro di lui,

a ribellarsi all’Altissimo in luoghi aridi. ®

 

Perciò il Signore udì e ne fu adirato;

un fuoco divampò contro Giacobbe

e la sua ira si levò contro Israele,

perché non ebbero fede in Dio

e non confidarono nella sua salvezza. ®

 

Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,

invece di distruggere.

Molte volte trattenne la sua ira

e non scatenò il suo furore;

ricordava che essi sono di carne,

un soffio che va e non ritorna. ®

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 6, 17-23

 

In quel tempo. Disceso con i dodici, il Signore Gesù si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: / «Beati voi, poveri, / perché vostro è il regno di Dio. / Beati voi, che ora avete fame, / perché sarete saziati. / Beati voi, che ora piangete, / perché riderete.

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti».