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Sir 43, 9-18; Sal 103; Mc 1,21-34

15 Gennaio 2014

MERCOLEDÌ DELLA SETTIMANA
DELLA I DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

 

LETTURA
Lettura del libro del Siracide 43, 9-18

Bellezza del cielo è la gloria degli astri, / ornamento che brilla nelle altezze del Signore. / Stanno agli ordini di colui che è santo, secondo il suo decreto, / non abbandonano le loro postazioni di guardia. / Osserva l’arcobaleno e benedici colui che lo ha fatto: / quanto è bello nel suo splendore! / Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, / lo hanno teso le mani dell’Altissimo. / Con il suo comando fa cadere la neve / e fa guizzare i fulmini secondo il suo giudizio: / per esso si aprono i tesori celesti / e le nubi volano via come uccelli. / Con la sua potenza egli condensa le nuvole / e si sminuzzano i chicchi di grandine. / Il rumore del suo tuono fa tremare la terra, / e al suo apparire sussultano i monti; / secondo il suo volere soffia lo scirocco, / così anche l’uragano del settentrione e il turbine dei venti. / Egli sparge la neve come uccelli che discendono, / come locusta che si posa è la sua caduta. / L’occhio ammira la bellezza del suo candore / e il cuore stupisce nel vederla fioccare.

 

SALMO
Sal 103 (104)

 

®   Tutto hai fatto con saggezza, Signore.

 

Hai fatto la luna per segnare i tempi
e il sole che sa l’ora del tramonto.
Stendi le tenebre e viene la notte:
in essa si aggirano tutte le bestie della foresta.
Sorge il sole: si ritirano
e si accovacciano nelle loro tane. ®

 

Tu mandi nelle valli acque sorgive
perché scorrano tra i monti,
dissetino tutte le bestie dei campi
e gli asini selvatici estinguano la loro sete.
In alto abitano gli uccelli del cielo
e cantano tra le fronde. ®

 

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature. ®

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Marco 1, 21-34

In quel tempo. A Cafàrnao, il Signore Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.