Giovedì della settimana della IV domenica dopo l’Epifania
Lettura
Lettura del libro del Siracide 26, 1-16
Fortunato il marito di una brava moglie, / il numero dei suoi giorni sarà doppio. / Una donna valorosa è la gioia del marito, / egli passerà in pace i suoi anni. / Una brava moglie è davvero una fortuna, / viene assegnata a chi teme il Signore. / Ricco o povero, il suo cuore è contento, / in ogni circostanza il suo volto è gioioso. / Di tre cose il mio cuore ha paura, / e per la quarta sono spaventato: / una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo / e una falsa accusa, sono cose peggiori della morte; / ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un’altra, / il flagello della sua lingua fa presa su tutti. / Giogo di buoi sconnesso è una cattiva moglie, / chi la prende è come chi afferra uno scorpione. / Motivo di grande sdegno è una donna che si ubriaca, / non riuscirà a nascondere la sua vergogna. / Una donna sensuale ha lo sguardo eccitato, / la si riconosce dalle sue occhiate. / Fa’ buona guardia a una figlia sfrenata, / perché non ne approfitti, se trova indulgenza. / Guàrdati dalla donna che ha lo sguardo impudente, / non meravigliarti se poi ti fa del male. / Come un viandante assetato apre la bocca / e beve qualsiasi acqua a lui vicina, / così ella siede davanti a ogni palo / e apre a qualsiasi freccia la faretra. / La grazia di una donna allieta il marito, / il suo senno gli rinvigorisce le ossa. / È un dono del Signore una donna silenziosa, / non c’è prezzo per una donna educata. / Grazia su grazia è una donna pudica, / non si può valutare il pregio di una donna riservata. / Il sole risplende nel più alto dei cieli, / la bellezza di una brava moglie nell’ornamento della casa.
Salmo
Sal 127 (128)
® Benedetta la casa che teme il Signore.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene. ®
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa. ®
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita! ®
Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Marco 6, 33-44
In quel tempo. Molti videro partire il Signore Gesù e gli apostoli e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci». E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.