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Gen 25, 19-26; Sal 118, 89-96; Pr 22, 17-19. 22-25; Mt 7,1-5

31 Marzo 2014

LUNEDÌDELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA

 

 

GENESI

Lettura del libro della Genesi 25, 19-26

 

Questa è la discendenza di Isacco, figlio di Abramo. Abramo aveva generato Isacco. Isacco aveva quarant’anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl l’Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano, l’Arameo. Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché ella era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie Rebecca divenne incinta. Ora i figli si urtavano nel suo seno ed ella esclamò: «Se è così, che cosa mi sta accadendo?». Andò a consultare il Signore. Il Signore le rispose: / «Due nazioni sono nel tuo seno / e due popoli dal tuo grembo si divideranno; / un popolo sarà più forte dell’altro / e il maggiore servirà il più piccolo».

Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco, due gemelli erano nel suo grembo. Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù. Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant’anni quando essi nacquero.

 

 

SALMO

Sal 118 (119), 89-96

 

             ®La tua fedeltà, Signore, dura per ogni generazione.

 

Per sempre, o Signore,

la tua parola è stabile nei cieli.

La tua fedeltà di generazione in generazione;

hai fondato la terra ed essa è salda. ®

 

Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino ad oggi,

perché ogni cosa è al tuo servizio.

Se la tua legge non fosse la mia delizia,

davvero morirei nella mia miseria. ®

 

Mai dimenticherò i tuoi precetti,

perché con essi tu mi fai vivere.

Io sono tuo: salvami,

perché ho ricercato i tuoi precetti. ®

 

I malvagi sperano di rovinarmi;

io presto attenzione ai tuoi insegnamenti.

Di ogni cosa perfetta ho visto il confine:

l’ampiezza dei tuoi comandi è infinita. ®

 

 

PROVERBI

Lettura del libro dei Proverbi 22, 17-19. 22-25

 

Figlio mio, / porgi l’orecchio e ascolta le parole dei sapienti, / applica la tua mente alla mia istruzione: / ti saranno piacevoli se le custodirai nel tuo intimo, / se le terrai pronte sulle tue labbra. / Perché sia riposta nel Signore la tua fiducia, / oggi le faccio conoscere a te. / Non depredare il povero perché egli è povero, / e non affliggere il misero in tribunale, / perché il Signore difenderà la loro causa / e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati. / Non ti associare a un collerico / e non praticare un uomo iracondo, / per non abituarti alle sue maniere / e procurarti una trappola per la tua vita.           

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Matteo 7, 1-5

 

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».