Giovedi, III Feria dopo l’Epifania
Lettura
Lettura del Cantico dei Cantici 1, 2-3b. 4b. 15; 2, 2-3b. 16a; 8, 6a-c
Mi baci con i baci della sua bocca! / Sì, migliore del vino è il tuo amore. / Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza, / aroma che si spande è il tuo nome. / M’introduca il re nelle sue stanze. / Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella! / Gli occhi tuoi sono colombe. / Come un giglio fra i rovi, / così l’amica mia tra le ragazze. / Come un melo tra gli alberi del bosco, / così l’amato mio tra i giovani. / Il mio amato è mio e io sono sua. / Mettimi come sigillo sul tuo cuore, / come sigillo sul tuo braccio; / perché forte come la morte è l’amore.
Salmo
Sal 44 (45)
® Al re piacerà la tua bellezza.
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
Gli abitanti di Tiro portano doni,
i più ricchi del popolo cercano il tuo favore. ®
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio. ®
Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.
Di mirra, àloe e cassia profumano tutte le tue vesti;
da palazzi d’avorio ti rallegri il suono di strumenti a corda. ®
Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 3, 28-29
In quel tempo. Giovanni rispose: «Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena».