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At 28, 1-10; Sal 67; Gv 13, 31-36

26 Maggio 2014

 

LUNEDÌ DELLA VI SETTIMANA DI PASQUA

 

 

LETTURA

Lettura degli Atti degli Apostoli 28, 1-10

 

In quei giorni. Una volta in salvo, venimmo a sapere che l’isola si chiamava Malta. Gli abitanti ci trattarono con rara umanità; ci accolsero tutti attorno a un fuoco, che avevano acceso perché era sopraggiunta la pioggia e faceva freddo. Mentre Paolo raccoglieva un fascio di rami secchi e lo gettava sul fuoco, una vipera saltò fuori a causa del calore e lo morse a una mano. Al vedere la serpe pendergli dalla mano, gli abitanti dicevano fra loro: «Certamente costui è un assassino perché, sebbene scampato dal mare, la dea della giustizia non lo ha lasciato vivere». Ma egli scosse la serpe nel fuoco e non patì alcun male. Quelli si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto sul colpo ma, dopo avere molto atteso e vedendo che non gli succedeva nulla di straordinario, cambiarono parere e dicevano che egli era un dio.

Là vicino vi erano i possedimenti appartenenti al governatore dell’isola, di nome Publio; questi ci accolse e ci ospitò con benevolenza per tre giorni. Avvenne che il padre di Publio giacesse a letto, colpito da febbri e da dissenteria; Paolo andò a visitarlo e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì. Dopo questo fatto, anche gli altri abitanti dell’isola che avevano malattie accorrevano e venivano guariti. Ci colmarono di molti onori e, al momento della partenza, ci rifornirono del necessario.                   

 

 

SALMO

Sal 67 (68)

 

             ®  Cantiamo al Signore e inneggiamo al suo nome.

             oppure

             ®  Alleluia, alleluia, alleluia.

 

Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici

e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.

Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;

come si scioglie la cera di fronte al fuoco,

periscono i malvagi davanti a Dio. ®

 

I giusti invece si rallegrano,

esultano davanti a Dio

e cantano di gioia.

Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,

esultate davanti a lui. ®

 

Padre degli orfani e difensore delle vedove

è Dio nella sua santa dimora.

A chi è solo, Dio fa abitare una casa,

fa uscire con gioia i prigionieri. ®

 

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 13, 31-36

 

In quel tempo. Quando Giuda Iscariota fu uscito, il Signore Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».