Venerdi 23 luglio 2010 – S.ta Brigida, patrona d’Europa Prima lettura Gdt 8,2-8 Giuditta aveva avuto per marito Manasse, della stessa tribù e famiglia di lei; egli era morto al tempo della mietitura dell’orzo. Mentre stava sorvegliando quelli che legavano i covoni nella campagna, il suo capo fu colpito da insolazione. Dovette mettersi a letto e morì in Betùlia sua città e lo seppellirono con i suoi padri. Giuditta era rimasta nella sua casa in stato di vedovanza ed erano passati già tre anni e quattro mesi. Si era fatta preparare una tenda sul terrazzo della sua casa, si era cinta i fianchi di sacco e portava le vesti delle vedove. Da quando era vedova digiunava tutti i giorni, eccetto le vigilie dei sabati e i sabati, le vigilie dei novilùni e i novilùni, le feste e i giorni di gioia per Israele. Era bella d’aspetto e molto avvenente nella persona; inoltre suo marito Manasse le aveva lasciato oro e argento, schiavi e schiave, armenti e terreni ed essa era rimasta padrona di tutto. Nè alcuno poteva dire una parola maligna a suo riguardo, perchè temeva molto Dio. Salmo responsoriale Sal 10 Rit.: I giusti, Signore, contemplano il tuo volto. Il Signore nel tempio santo il Signore ha il trono nei cieli. I suoi occhi sono aperti sul mondo, le sue pupille scrutano ogni uomo. Il Signore scruta giusti ed empi, egli odia chi ama la violenza. Giusto è il Signore, ama le cose giuste; gli uomini retti vedranno il suo volto. Seconda lettura 1Tim 5,3-10 Inoltre, trovandosi senza far niente, imparano a girare qua e là per le case e sono non soltanto oziose, ma pettegole e curiose, parlando di ciò che non conviene. Desidero quindi che le più giovani si risposino, abbiano figli, governino la loro casa, per non dare all`avversario nessun motivo di biasimo. Già alcune purtroppo si sono sviate dietro a satana. Se qualche donna credente ha con sé delle vedove, provveda lei a loro e non ricada il peso sulla Chiesa, perché questa possa così venire incontro a quelle che sono veramente vedove. Vangelo Mt 5,13-16 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”.