Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Sabato della II settimana di Quaresima

22 Marzo 2025

ALL’INGRESSO
Signore, se esamini in profondo il nostro cuore,
ogni coscienza è colpevole davanti a te.
Ma se contempli in noi l’opera delle tue mani,
presto, perché sei Dio, ti pieghi al perdono.
Per questo tutta la terra ti grida:
«Abbiamo peccato, peccato contro di te,
donaci il tuo perdono e la grazia di una vita nuova».

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Manda il tuo Spirito, o Dio misericordioso, a rinnovare in noi la grazia del Battesimo perché la realtà della rigenerazione si traduca efficacemente nella nostra vita.
Per Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Oppure:

O Padre onnipotente, fa’ che in tutta la nostra vita ci manifestiamo rinati con gioia nel Battesimo a immagine di Cristo, del quale confessiamo il nome che solo salva.
Per lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Is 31, 9b – 32, 8
Lettura del profeta Isaia

Oracolo del Signore che ha un fuoco a Sion e una fornace a Gerusalemme. Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i prìncipi governeranno secondo il diritto. Ognuno sarà come un riparo contro il vento e un rifugio contro l’acquazzone, come canali d’acqua in una steppa, come l’ombra di una grande roccia su arida terra. Non saranno più accecati gli occhi di chi vede e gli orecchi di chi sente staranno attenti. Gli animi volubili si applicheranno a comprendere e la lingua dei balbuzienti parlerà spedita e con chiarezza. L’abietto non sarà più chiamato nobile né l’imbroglione sarà detto gentiluomo, poiché l’abietto fa discorsi abietti e il suo cuore trama iniquità, per commettere empietà e proferire errori intorno al Signore, per lasciare vuoto lo stomaco dell’affamato e far mancare la bevanda all’assetato. L’imbroglione – iniqui sono i suoi imbrogli – macchina scelleratezze per rovinare gli oppressi con parole menzognere, anche quando il povero può provare il suo diritto. Il nobile invece si propone nobili disegni e s’impegna a compiere nobili cose.

SALMO Sal 25 (26)

Signore, amo la casa dove tu dimori.

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
raffinami al fuoco il cuore e la mente.
La tua bontà è davanti ai miei occhi,
nella tua verità ho camminato. R

Non siedo con gli uomini falsi
e non vado con gli ipocriti;
odio la banda dei malfattori
e non siedo con i malvagi. R

Giro attorno al tuo altare, o Signore,
per far risuonare voci di lode
e narrare tutte le tue meraviglie.
Signore, amo la casa dove tu dimori
e il luogo dove abita la tua gloria. R

EPISTOLA Ef 5, 1-9
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

Fratelli, fatevi imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. Di fornicazione e di ogni specie di impurità o di cupidigia neppure si parli fra voi – come deve essere tra santi – né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti. Piuttosto rendete grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro – cioè nessun idolatra – ha in eredità il regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l’ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.

VANGELO Mc 6, 1b-5
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco

In quel tempo. Il Signore Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì.

DOPO IL VANGELO
Abbiamo peccato contro te,
Padre santo che sei nei cieli,
ma tu abbi pazienza con noi.
Illumina chi siede nel buio
e nell’ombra della morte
e accendi il nostro cuore
con il fuoco del tuo amore.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio di infinita misericordia, resta sempre vicino alla tua Chiesa, che vive tra le tempeste del tempo, e donale adesso il sollievo di un poco di pace e di gioia, mentre le prepari il dono della felicità piena ed eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
O Dio, nostra forza e nostra salvezza, che ci hai abbeverato alle verità della fede, purifica il cuore dei tuoi figli con la celebrazione di questo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Con la venuta di Cristo, Signore nostro, il genere umano ha conosciuto la verità che ci libera e salva; nella sua morte la morte è stata sconfitta, nella sua risurrezione gloriosa è stato dischiuso a noi il regno dei cieli.
Redenti da questi misteri, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo senza fine l’inno di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Dal tuo cuore, o Cristo,
sgorga la fonte dell’acqua
che lava ogni male del mondo e rinnova la vita.
Signore, lava anche noi con quell’acqua purissima,
da ogni malizia detergi il nostro povero cuore.

ALLA COMUNIONE  
Cantate di gioia al Signore su tutta la terra,
inneggiate al suo nome.
Venite, ascoltate: voglio narrare a voi tutti
che avete il timore di Dio
le meraviglie che ha fatto il Signore per l’anima mia.

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, Padre nostro, per la fede e l’amore che ci hanno portato a ricevere questi sacramenti effondi sempre più largamente in noi i benefici della tua redenzione e donaci di condividere la passione di Cristo per aver parte un giorno alla sua gloria di vincitore risorto.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

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LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della domenica di Abramo (III di Quaresima)

LETTURA VIGILIARE Lc 9, 28b-36
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Il Signore Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto

ORAZIONE
O Dio, che hai confermato i misteri della fede con la testimonianza della Legge e dei Profeti, fa’ che ascoltiamo la parola dell’Unigenito che tu ami, per diventare eredi della vita immortale in lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Seguono le letture della liturgia domenicale