Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Domenica all’inizio di Quaresima

9 Marzo 2025

ALL’INGRESSO  
Pietoso e pronto al perdono è il Signore
che non ci tratta secondo i nostri peccati,
ma, come un padre perdona i suoi figli,
così è pietoso con noi il nostro Dio.
Nel suo amore, che a tutti è vicino,
cerchiamo rifugio
per celebrare con gioia la Pasqua del nostro Salvatore.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Assisti, o Dio di misericordia, la tua Chiesa, che entra in questo tempo di penitenza con animo docile e pronto, perché, liberandosi dell’antico contagio del male, possa giungere in novità di vita alla gioia della Pasqua.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Oppure

Santifica, o Dio onnipotente, questo primo giorno del tempo quaresimale e sostieni la tua Chiesa con la grazia del Salvatore, di cui vogliamo seguire l’esempio, per impegnarci con amore più grande nel tuo santo servizio.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Gl 2, 12b-18
Lettura del profeta Gioele

Così dice il Signore Dio: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male». Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio. Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra. Radunate il popolo, indite un’assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo tàlamo. Tra il vestibolo e l’altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti». Perché si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov’è il loro Dio?». Il Signore si mostra geloso per la sua terra e si muove a compassione del suo popolo.

SALMO Sal 50 (51)

Rendimi puro, Signore, dal mio peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R

Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe. R

EPISTOLA 1Cor 9, 24-27
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, non sapete che, nelle corse allo stadio, tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce, noi invece una che dura per sempre. Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non succeda che, dopo avere predicato agli altri, io stesso venga squalificato.

VANGELO Mt 4, 1-11
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

DOPO IL VANGELO  
Ecco: ora è il tempo propizio;
ecco: ora è il giorno della salvezza.
Prepariamoci con molta pazienza,
con molte rinunce,
con armi di giustizia, per grazia di Dio.
Nessuno si faccia trovare,
nel giorno della redenzione,
ancora schiavo del vecchio mondo di peccato.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Perdona, o Dio, le colpe dei tuoi servi e purifica il nostro cuore perché possiamo cominciare con volenterosa letizia i giorni della penitenza quaresimale e meritiamo di ottenere gli aiuti che ti chiediamo con fede.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Ti offriamo solennemente, o Dio eterno,
il sacrificio che inizia la quaresima;
fa’ che l’esercizio della penitenza e della carità
ci allontani dai nostri egoismi e,
purificandoci dalle colpe,
ci faccia degni di celebrare la Pasqua del Figlio tuo,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
In Cristo Signore nostro si nutre la fede di chi digiuna, si rianima la speranza, si riaccende l’amore. In lui riconosciamo la tua Parola che ha creato ogni cosa; in lui ritroviamo il pane vivo e vero che, quaggiù, ci sostenta nel faticoso cammino del bene e, lassù, ci sazierà della sua sostanza nell’eternità beata del cielo. Il tuo servo Mosè, sorretto da questo pane, digiunò quaranta giorni e quaranta notti, quando ricevette la legge. Per meglio assaporarne la soavità, si astenne dal cibo; rinvigorito dalla visione della tua gloria, non avvertì la fame del corpo né pensò a nutrimenti terreni: gli bastavano la parola di Dio e la luce dello Spirito che in lui discendeva. Lo stesso pane, che è Cristo, tua vivente parola, tu ora ci doni alla tua mensa, o Padre, e ci induci a bramarlo senza fine.
Per lui, uniti ai cori degli angeli e dei santi, tutti insieme innalziamo a te l’inno di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
Come è dolce il tuo spirito, o Signore!
Con i tuoi prodigi hai reso grande il tuo popolo,
in ogni tempo e in ogni luogo lo hai sostenuto.
Tu sei il nostro Signore, soave e fedele,
ci attendi con pazienza,
disponi con bontà tutte le cose.

ALLA COMUNIONE
Camminiamo nell’amore
perché Cristo ci ha amato;
e godiamo di questo cibo
davanti al nostro Dio.
Regni nei nostri cuori la pace di Cristo,
che ci ha chiamato
a formare un corpo solo.

DOPO LA COMUNIONE
Nutrìti alla tua mensa, o Dio, ti chiediamo:
donaci sempre il desiderio di questo pane che ai nostri cuori incerti dà vigore di eterna sostanza.
Per Cristo nostro Signore. Amen