Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Sabato della V settimana di Avvento

Commemorazione dell'annuncio a san Giuseppe

16 Dicembre 2023

ALL’INGRESSO
«Praticate il diritto e la giustizia – dice il Signore –
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi».
Sorga come stella la tua giustizia, o Dio,
e rifulga la luce del tuo Salvatore.

LETTURA 2Sam 7, 4-5a. 12-14a. 16
Lettura del secondo libro di Samuele

In quei giorni. Fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».

SALMO Sal 88 (89)

La casa di Davide e il suo regno
saranno saldi per sempre.

Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono». R

Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza».
Io farò di lui il mio primogenito,
il più alto fra i re della terra. R

Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza,
il suo trono come i giorni del cielo. R

EPISTOLA Rm 4, 13. 16-18
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede. Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi – come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» – davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono. Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza».

VANGELO Mt 1, 18b-24
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

DOPO IL VANGELO  
In principio hai fondato la terra, i cieli sono opera
delle tue mani. Essi periranno, come un tessuto ormai
logoro, ma tu, Signore, rimani in eterno.

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
Gioiscano tutti, Signore,
quanti confidano in te;
esultino senza fine,
quando sarai con loro;
in te si allieteranno quanti amano il tuo nome.

ALLA COMUNIONE  
Il Signore è un riparo per il povero,
in tempo di angoscia è un rifugio sicuro.
Confidi in te chi conosce il tuo nome:
tu non abbandoni chi ti cerca, o Signore.

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LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della VI domenica di Avvento
Domenica dell’Incarnazione o della Divina Maternità della beata sempre Vergine Maria

VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 20, 11-18
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni

Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì! » – che significa: «Maestro!» –. Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

Seguono le letture della liturgia domenicale