05/01/2009
“Famiglia migrante diventa anima del mondo”: il tema scelto per la Santa Messa con i migranti nella “Festa dei popoli” – che l’Arcivescovo presiederà martedì 6 gennaio alle ore 17.30 nel Duomo di Milano – non poteva non riguardare la famiglia, alla quale è dedicato il percorso diocesano. Tutti gli anni, infatti, questo appuntamento, diventato ormai una tradizione consolidata per il cardinale Dionigi Tettamanzi nel giorno dell’Epifania, si inserisce nel cammino pastorale della Chiesa ambrosiana.
«E’ una celebrazione calorosa e partecipata – scrive in una lettera rivolta ai parroci, don Giancarlo Quadri, responsabile del Servizio diocesano per la pastorale dei migranti – in cui tutte le comunità cattoliche immigrate presenti nella nostra diocesi, raccolgono l’invito del Cardinale a “stare insieme”, in un periodo dell’anno sempre un po’ complicato per chi vive lontano dagli affetti. Il Natale per i migranti è sempre una festa particolare: il ricordo della famiglia lontana e dei propri cari è fonte di speranza e di dolore insieme».
«D’altro canto però, la sempre più numerosa presenza di famiglie migranti, formatesi qui o frutto di ricongiungimenti, invita a riflettere sul ruolo che quelle famiglie hanno: come testimoni della volontà di realizzare un progetto di vita positivo e dignitoso – contrariamente a quanto certa opinione pubblica possa pensare – e anche come testimoni delle fede, per i propri figli e per la società tutta. Come le famiglie italiane, sono anima del mondo».
Durante la Messa dell’Epifania, sarà lanciato il consueto concorso di scrittura per stranieri, “Immicreando”. L’iniziativa, giunta alla settima edizione, vuole dare voce ai migranti attraverso i loro racconti e favorire un percorso di integrazione.
Inoltre, la seconda domenica dopo l’Epifania, quest’anno il 18 gennaio, verrà celebrata la Giornata mondiale delle migrazioni, che per la diocesi di Milano riveste un significato particolare: sono davvero molti gli immigrati che vivono e lavorano su questo territorio e grande è l’attenzione che la Chiesa ambrosiana ha sempre dimostrato per tale fenomeno umano e sociale.
Destinatari della pastorale dei migranti non sono solo i fedeli stranieri, che fanno riferimento soprattutto alla loro comunità etnica cattolica o al cappellano, ma essa si rivolge anche ai fedeli italiani: quest’anno sono in programma, a partire dal 17 gennaio, incontri di sensibilizzazione con i consigli pastorali parrocchiali e i gruppi familiari nella zona pastorale II (Varese).