Quando scoppia una guerra tra coniugi, a finire stremati sul campo di battaglia sono soprattutto i figli. Sono loro, infatti, a pagare pesantemente le conseguenze di una crisi vissuta senza la possibilità di sostegno psicologico, in balia degli eventi, spesso con rancore. Il Consultorio per la famiglia del decanato di Legnano ha raccolto l’invito che da tempo il cardinale Tettamanzi rivolge alla Chiesa ambrosiana, all’interno del Percorso pastorale dedicato alla famiglia, affinché si faccia carico dei problemi delle coppie in difficoltà, e ha varato un corso di auto-mutuo aiuto per genitori separati o in via di separazione.
L’iniziativa – dal titolo “Incontrarsi… condividere… aiutarsi” – prevede la costituzione di un gruppo massimo di 16 coppie, per un totale di sei incontri a cadenza quindicinale, da tenersi a partire da mercoledì 25 febbraio, con inizio alle 21. La partecipazione è totalmente gratuita ed è richiesta soltanto l’iscrizione. Gli incontri saranno coordinati da due esperte, la psicoterapeuta Flavia Pagani e la psicologa Simona Barbieri. Si tratta di un’esperienza-pilota sul territorio, oltre che una delle poche ideata all’interno di un Consultorio cattolico. «Non c’è contraddizione – ribadisce Flavia Pagani – nel dare sostegno a coppie separate in una struttura come la nostra. Anzi: anche se la coppia coniugale si separa, deve restare viva quella genitoriale. È l’unico modo per non trasmettere ai figli un’immagine negativa del rapporto di coppia e quindi della famiglia». Quando scoppia una guerra tra coniugi, a finire stremati sul campo di battaglia sono soprattutto i figli. Sono loro, infatti, a pagare pesantemente le conseguenze di una crisi vissuta senza la possibilità di sostegno psicologico, in balia degli eventi, spesso con rancore. Il Consultorio per la famiglia del decanato di Legnano ha raccolto l’invito che da tempo il cardinale Tettamanzi rivolge alla Chiesa ambrosiana, all’interno del Percorso pastorale dedicato alla famiglia, affinché si faccia carico dei problemi delle coppie in difficoltà, e ha varato un corso di auto-mutuo aiuto per genitori separati o in via di separazione.L’iniziativa – dal titolo “Incontrarsi… condividere… aiutarsi” – prevede la costituzione di un gruppo massimo di 16 coppie, per un totale di sei incontri a cadenza quindicinale, da tenersi a partire da mercoledì 25 febbraio, con inizio alle 21. La partecipazione è totalmente gratuita ed è richiesta soltanto l’iscrizione. Gli incontri saranno coordinati da due esperte, la psicoterapeuta Flavia Pagani e la psicologa Simona Barbieri. Si tratta di un’esperienza-pilota sul territorio, oltre che una delle poche ideata all’interno di un Consultorio cattolico. «Non c’è contraddizione – ribadisce Flavia Pagani – nel dare sostegno a coppie separate in una struttura come la nostra. Anzi: anche se la coppia coniugale si separa, deve restare viva quella genitoriale. È l’unico modo per non trasmettere ai figli un’immagine negativa del rapporto di coppia e quindi della famiglia». Condivisione e supporto Ascolto e scambio saranno alla base dell’attività del gruppo. L’esperienza è stata pensata per dare una risposta alle esigenze di chi si trova – qualunque sia il livello di comunicazione e di condivisione con l’ex partner – ad affrontare l’esperienza di genitore singolo, sia che viva con i figli la maggior parte del tempo, sia che li veda raramente.«Il gruppo – spiega la psicoterapeuta – si fonda sul principio che ogni persona è, al tempo stesso, soggetto bisognoso di aiuto, ma anche capace di fornire condivisione e supporto. E’ un’occasione per attenuare la sensazione di solitudine e difficoltà che può sorgere nell’affrontare una nuova organizzazione di vita, per condividere soluzioni e proposte, per confrontarsi con altre esperienze e per riscoprire e migliorare le proprie risorse e competenze. Serve inoltre ad alleviare sentimenti di vendetta o di rivincita nei confronti del partner». Sullo sfondo sta la convinzione che una separazione ben gestita produce, all’interno della famiglia, meno danni di un rapporto costantemente conflittuale.Il Consultorio di Legnano – uno dei primi fondati in diocesi – è sostenuto dalle parrocchie del decanato e vede il coinvolgimento di enti e associazioni che ne condividono le finalità. Collabora costantemente con le istituzioni della zona, anche perché deve supplire la mancanza di strutture analoghe. Ha sede in piazza San Magno 13 (presso il centro parrocchiale).Info: martedì e venerdì dalle 15 alle 17 (tel. 0331.547205).
Esperienza-pilota
Legnano, il consultorio apre anche ai separati
Un'iniziativa sperimentale che prende spunto dall'invito dell'Arcivescovo alla Chiesa ambrosiana a farsi carico degli sposi in situazione di separazione. Chi si ritrova genitore singolo, nonostante tutto, è bisognoso di aiuto
Saverio CLEMENTI Redazione
12 Febbraio 2009