«Vi saluto con il saluto tradizionale della Chiesa ortodossa “Cristo è risorto”. Sono felice di accogliere per la seconda volta il cardinale Dionigi Tettamanzi, fratello amato in Cristo e con lui voi giovani sacerdoti.
Il cardinale deve essere felice perchè nella sua Diocesi ci sono sempre vocazioni. Vi auguro un servizio sacerdotale benedetto da Dio. Ho conosciuto qualcuno di voi quando sono stato a Venegono. Ora siete chiamati a servire Cristo e i suoi fratelli della terra. Sono vicino a voi perchè unico è il sacerdozio. Siamo chiamati ad un unico servizio all’uomo e prego affinché siano salvate le anime che vi sono affidate.
Sono grato a Papa Benedetto XVI perchè ha indetto l’anno paolino. Ci ha dato la possibilità di accogliere come pellegrini i fratelli cattolici. Tra loro, dall’Italia, poche settimane fa il card Sepe, ieri l’arcivescovo Bregantini. Tutti questi incontri in nomine domini sono occasione per rinnovare legami in Cristo risorto.
Dobbiamo avanzare nel cammino ecumenico, è una responsabilità per noi tutti. Il dialogo tra chiese sorelle avanza. Stiamo esaminando il problema del primato nella Chiesa, il problema più difficile. Speriamo di arrivare il prima possibile al giorno glorioso dell’unità di tutti nella comunione allo stesso calice.
Sono grato al Papa per averlo incontrato tre volte, per avere inaugurato con lui l’anno paolino, per essere stato invitato a parlare al Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio. Il nostro pianeta non appartiene solo a noi ma anche alle generazioni a venire. Stiamo lavorando per sensibilizzare a questo i nostri fedeli, i politici, gli scienziati, i media. E’ una responsabilità che spesso dimentichiamo. Sarebbe bello che nelle vostre parrocchie ci fossero gruppi che lavorano sull’ambiente.
Ancora una volta il benvenuto. Sono sicuro che l’esperienza del pellegrinaggio fatto nel nostro paese sia stata delle migliori. E che la grazia del Signore e l’intercessione di San Paolo vi accompagnino. Noi piccola comunità cristiana di oggi in questa città, Istambul, cerchiamo di continuare la tradizione dei padri.
Un saluto fraterno a voi, l’Italia e’ sempre nel mio cuore. Cari fratelli della Chiesa di Milano, a proposito del vostro invito a Milano per il 2013 vi rispondo: Perchè no?»
«Vi saluto con il saluto tradizionale della Chiesa ortodossa “Cristo è risorto”. Sono felice di accogliere per la seconda volta il cardinale Dionigi Tettamanzi, fratello amato in Cristo e con lui voi giovani sacerdoti.Il cardinale deve essere felice perchè nella sua Diocesi ci sono sempre vocazioni. Vi auguro un servizio sacerdotale benedetto da Dio. Ho conosciuto qualcuno di voi quando sono stato a Venegono. Ora siete chiamati a servire Cristo e i suoi fratelli della terra. Sono vicino a voi perchè unico è il sacerdozio. Siamo chiamati ad un unico servizio all’uomo e prego affinché siano salvate le anime che vi sono affidate. Sono grato a Papa Benedetto XVI perchè ha indetto l’anno paolino. Ci ha dato la possibilità di accogliere come pellegrini i fratelli cattolici. Tra loro, dall’Italia, poche settimane fa il card Sepe, ieri l’arcivescovo Bregantini. Tutti questi incontri in nomine domini sono occasione per rinnovare legami in Cristo risorto. Dobbiamo avanzare nel cammino ecumenico, è una responsabilità per noi tutti. Il dialogo tra chiese sorelle avanza. Stiamo esaminando il problema del primato nella Chiesa, il problema più difficile. Speriamo di arrivare il prima possibile al giorno glorioso dell’unità di tutti nella comunione allo stesso calice. Sono grato al Papa per averlo incontrato tre volte, per avere inaugurato con lui l’anno paolino, per essere stato invitato a parlare al Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio. Il nostro pianeta non appartiene solo a noi ma anche alle generazioni a venire. Stiamo lavorando per sensibilizzare a questo i nostri fedeli, i politici, gli scienziati, i media. E’ una responsabilità che spesso dimentichiamo. Sarebbe bello che nelle vostre parrocchie ci fossero gruppi che lavorano sull’ambiente. Ancora una volta il benvenuto. Sono sicuro che l’esperienza del pellegrinaggio fatto nel nostro paese sia stata delle migliori. E che la grazia del Signore e l’intercessione di San Paolo vi accompagnino. Noi piccola comunità cristiana di oggi in questa città, Istambul, cerchiamo di continuare la tradizione dei padri. Un saluto fraterno a voi, l’Italia e’ sempre nel mio cuore. Cari fratelli della Chiesa di Milano, a proposito del vostro invito a Milano per il 2013 vi rispondo: Perchè no?» – Giorno per giorno il diario del pellegrinaggio24 aprile Istanbul – Incontro con il Patriarca Ecumenico Bartolomeo Il saluto del card. Tettamanzi Don Bottoni: Cattolici e ortodossi, un rapporto privilegiato tra le Chiese sorelle Photogallery – 23 aprileISKENDERUN – «Eminenza, ci regali uno dei suoi sacerdoti» Don Lonati: la sfida di predicare il Vangelo ai musulmani Don Pierantonio Tremolada: cosa ci sta insegnando il pellegrinaggio Photogallery – 22 aprileANTIOCHIA – «Siate compagni di viaggio di tutti e cittadini esemplari» «L”apostolo e la comunità. Meditazione del card. Tettamanzi Photogallery Don Isacco Pagani: «Cristiani in Turchia, un piccolo seme che dà comunque testimonianza» Don Paolo Poli: «Che emozione quelle campane udite a messa nella chiesa-museo di Tarso» – 21 aprileTARSO – Suore a Tarso, “piccolo gregge” nella città di Paolo Pellegrini alla casa di Paolo: intervista all’Arcivescovo Messa a Tarso: omelia del Cardinale Photogallery dei primi giorni di pellegrinaggio – 20 aprileISKENDERUN – «Occhio alla palla!» Accoglienza da “oratorio” – L’ARRIVO IN TURCHIA – Alla scoperta della Chiesa in Turchia – Bartolomeo, la Chiesa Ortodossa, la Chiesa Cattolica, la Diocesi di Milano –
Turchia
Sua Santità Bartolomeo ai preti ambrosiani: «Vi auguro un servizio sacerdotale benedetto da Dio»
Il pellegrinaggio in Turchia del cardinale Dionigi Tettamanzi con 100 giovani preti ambrosiani si è concluso oggi con l'incontro a Istanbul tra l'arcivescovo di Milano e Sua Santità Bartolomeo, Patriarca di Costantinopoli. Il previsto appuntamento si è svolto in due tempi: prima nella chiesa di San Giorgio al Fanar alla presenza di tutti i 100 sacerdoti e in seguito in forma riservata. Il Patriarca ha risposto al saluto del cardinal Tettamanzi con queste parole
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