10/11/2008
C’è grandissima attesa a Villa Cagnola di Gazzada per l’evento culturale in programma martedì 11 novembre: per la prima volta arriva nel Varesotto il Patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola, protagonista con il docente dell’Università Cattolica di Milano Francesco Botturi di un dialogo sul tema “Libertà religiosa e verità: l’educazione alla libertà”.
Si tratta della terza tappa di un itinerario di riflessione sul tema della libertà religiosa, avviato in grande stile nell’autunno del 2007 alla presenza del Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone, e proseguito durante l’estate con il seminario di studi dedicato ai rapporti con l’Islam, nella prospettiva della costruzione della “casa comune europea”.
L’11 novembre, dunque, il Patriarca Scola toccherà un altro delicatissimo tassello della questione relativa al rapporto tra libertà e verità, occupandosi del problema dell’educazione. «Attraverso questo nuovo appuntamento – spiega il direttore di Villa Cagnola, monsignor Luigi Mistò, docente di Diritto canonico – mi sento di ribadire il carattere decisivo del tema della libertà religiosa, rispetto al lungo percorso di costruzione della nuova Europa. Attorno a questo nucleo di riflessione e di pensiero credo che si possa coagulare in futuro tutta l’attività culturale dell’Istituto superiore di Studi religiosi di Villa Cagnola, e rispondere nel modo più significativo alla vocazione di questo luogo».
Dopo i saluti del vescovo di Varese, monsignor Luigi Stucchi e la presentazione del percorso in atto a Villa Cagnola da parte di monsignor Mistò, il cardinale Scola svolgerà la sua relazione, incentrata sul tema dell’educazione alla libertà, in vista della costruzione della libertà religiosa nella casa comune europea. Quindi toccherà al filosofo Botturi, che svolgerà un intervento sul tema: “Libertà religiosa e la sfida del relativismo”. Seguirà un dibattito con il pubblico presente.
L’evento avrà poi un’ulteriore tappa, nella primavera del 2009, con un nuovo convegno dedicato al rapporto tra libertà religiosa e laicità dello Stato, riprendendo molte indicazioni che già venivano proposte nella relazione del cardinale Bertone.