Mercoledì 21 settembre il cardinale Angelo Scola ha inaugurato a Parabiago (Milano) la Comunità seminaristica per adolescenti che ha come obiettivo, come ha spiegato lo stesso Cardinale nell’incontro, quello di «rispondere alla richiesta degli adolescenti di verificare la loro inclinazione alla vocazione presbiterale».
Qui i ragazzi, sei per ora, per una settimana al mese (dalla domenica sera al venerdì sera), frequentando normalmente la scuola in cui sono iscritti, vivranno in fraternità, condividendo la preghiera del mattino e della sera, l’Eucaristia quotidiana, lo studio, momenti di riflessione e di dibattito, attività e proposte formative. Nelle altre tre settimane del mese, stando in famiglia e partecipando alle attività delle loro parrocchie, saranno seguiti e accompagnati dai genitori e dai loro preti di riferimento.
La cerimonia di inaugurazione – che ha coinciso con il 25° anniversario di ordinazione episcopale dell’Arcivescovo – è stata gioiosa e sobria, riservata alle famiglie dei ragazzi, ai preti delle loro comunità e ai sacerdoti del Seminario impegnati in questo percorso. Oltre al cardinale Scola – che ha benedetto la struttura e i ragazzi – sono intervenuti il Rettore del Seminario, monsignor Michele Di Tolve; don Marco Crippa, direttore spirituale del Quadriennio teologico e dei cammini di avvicinamento al Seminario; il Vicario di Zona IV monsignor Gian Paolo Citterio, i preti della parrocchia e del Decanato Villoresi.
Il cardinale Scola ha spiegato da dove è nata questa intuizione: «La mia preoccupazione veniva da una constatazione: in alcune diocesi che conoscevo era ancora relativamente fiorente un Seminario minore che consentiva ad alcuni giovani poi di entrare in Seminario maggiore e – in alcuni casi – di diventare preti. Anche per chi poi non arrivava al sacerdozio i seminari minori erano luoghi di maturazione e di crescita umana e spirituale. Nel pensare a come riproporre questa esperienza, personalmente il Seminario minore come lo abbiamo conosciuto mi pareva inadeguato, perché fa fatica a intercettare la domanda dei giovani di oggi. Abbiamo quindi trovato una soluzione diversa, che pone la stessa questione, un percorso che superi il limite di restare indeterminati nella ricerca. Questo percorso parte dall’intuizione che questi ragazzi hanno di sentirsi chiamati al sacerdozio. Si tratta di una comunità che parte da questo punto, non è un semplice percorso di ricerca vocazionale “aperta” a ogni esito. Per questa ci sono altre iniziative».
Dunque, un cammino serio, ma anche libero: infatti, ha sottolineato l’Arcivescovo, «questo della Comunità seminaristica per adolescenti è un percorso il cui esito sarà rispettoso dei segni che il Signore e lo Spirito manderanno a questi ragazzi: la loro libertà sarà rispettata fino in fondo. Qui si verificherà l’ipotesi che è nata nel loro cuore di diventare sacerdoti nella Chiesa diocesana. La formula della Comunità seminaristica per adolescenti non vuole separare il ragazzo dalla vita ordinaria. Vuole immettere un processo di verifica e maturazione che assume questa proposta vocazionale chiara. Non sono strappati alla vita ordinaria e alla famiglia: anzi, la capacità di restare immersi nella realtà sarà un dato della verifica. Questi ragazzi che entrano in questa Comunità seminaristica devono vivere da giovani del loro tempo, segnati da questa chiamata».
Compito molto importante sarà quello di mamma e papà: «I loro genitori siano liberi e franchi nell’accompagnare il cammino dei figli: essi sono i primi cooperatori di questa Comunità – ha sottolineato l’Arcivescovo -. Per gli educatori il loro parere sul cammino dei loro figli sarà preziosissimo in questa comunità».
«Questa prima Comunità seminaristica per adolescenti in Diocesi – ha concluso Scola – nasce grazie alla collaborazione tra i preti del Decanato Villoresi e quelli del Seminario. Nel territorio diocesano nasceranno altre piccole comunità per accogliere gli adolescenti dei Decanati vicini». Responsabile è don Pierpaolo Zannini, vicerettore della Comunità del Corso propedeutico e del Biennio teologico, collaboratore del Rettore per la Pastorale vocazionale.