Perché e come la famiglia cristiana può salvare il mondo: è un sottotitolo ambizioso quello che correda il libro di Aldo Maria Valli Dai tetti in giù (Edizioni Messaggero Padova, 221 pagine, 17 euro). Volto noto della Tv (è vaticanista del Tg1), giornalista cattolico rigoroso e prolifico (ha all’attivo numerosi volumi), Valli è sposato con Serena e ha sei figli. Il suo nuovo libro nasce per smascherare i “dogmi laicisti” imposti ogni giorno nel nome di un presunto benessere. Con tocco leggero e a volte ironico, l’autore dà risposte a tanti temi caldi che toccano la famiglia, ricorrendo non a teorie ma al proprio vissuto di marito e padre.
Nella Lettera in vista del VII Incontro mondiale delle famiglie, il Papa richiama la famiglia a essere «unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle relazioni oltre che all’economia dello stesso nucleo familiare». La stessa consapevolezza del ruolo decisivo della famiglia nel mondo contemporaneo emerge negli interventi e nei dialoghi tenuti da don Luigi Giussani ai gruppi dell’Associazione “Famiglie per l’accoglienza”, raccolti ne Il miracolo dell’ospitalità (Piemme, nuova edizione aggiornata, 164 pagine, 13.50 euro). “Famiglie per l’accoglienza” è una realtà diffusa in tutta Italia e da molti anni impegnata a promuovere e sostenere l’affido e l’adozione.
Concludiamo con Famiglia & lavoro (San Paolo, 208 pagine, 14 euro). A renderlo speciale è, innanzitutto, il fatto che a scriverlo è una coppia: due esperti, docenti nella medesima università (Bologna). Stiamo parlando di Vera Negri Zamagni, professore di Storia economica e del marito Stefano, professore di Economia e già responsabile dell’Agenzia delle Onlus. La tesi centrale del libro è che nel leggere l’attività economica vada attentamente considerato il ruolo della famiglia, non foss’altro che per l’impatto che essa ha prodotto sulla storia e nella società. «È ormai stato chiarito da un’imponente letteratura – si legge in apertura – che sono state le caratteristiche della famiglia dell’Europa occidentale ad aver prodotto le condizioni favorevoli per la rivoluzione che ha cambiato il mondo».