Nella parrocchia Santa Maria Ausiliatrice di Sesto San Giovanni (Mi) l’oratorio estivo proseguirà fino alla fine di luglio. Quest’anno alle attività partecipano seicento ragazzi, dalla prima elementare alla terza media, e 120 animatori, adolescenti tra i 15 e i 18 anni. «Come filo conduttore seguiamo il sussidio diocesano Tuttiatavola. Ma per il nostro legame con la realtà salesiana vogliamo ricordare anche il bicentenario di San Giovanni Bosco. Proprio per questo motivo mercoledì 17 giugno faremo un pellegrinaggio decanale a Colle don Bosco», spiega don Giovanni Maria Conti, vicario parrocchiale che sovrintende all’oratorio.
La giornata inizia alle 9 e continua fino alle 16.30, con tornei, giochi e altre iniziative. I ragazzi sono divisi in diversi gruppi a seconda dell’età: “cuccioli” (prima e seconda elementare), “juniores” (dalla terza alla quinta elementare) e “seniores” (scuola media). Dopo la preghiera iniziale ogni gruppo prosegue la giornata separatamente. Al pomeriggio ci si ritrova per la premiazione di giochi e gare e per concludere insieme la giornata. «L’attività è ben recepita dai ragazzi – rileva don Conti -. Prova ne è che al termine della terza media tanti chiedono di poter fare a loro volta gli animatori».
Anche per le famiglie l’oratorio estivo è un servizio molto utile. Con la chiusura delle scuole, infatti, si pone sempre il problema di lasciare i figli in un luogo sicuro durante la giornata: «L’oratorio estivo è apprezzato sia da chi frequenta abitualmente la parrocchia – il nostro “zoccolo duro”, che durante l’anno partecipa ai momenti di catechesi oppure alle attività sportive -, sia da chi non lo fa. Per molti, al di là delle esigenze pratiche, è soprattutto un modo per educare e crescere i figli».
Un’occasione per vivere un’esperienza diversa: non sono solo i ragazzi a trarre benefici da questa attività, anche per gli animatori l’oratorio estivo è un momento di arricchimento e di crescita. «Qui gli adolescenti provano un’esperienza di gratuità, fanno del servizio una scuola di vita – aggiunge don Conti -. Imparano a darsi da fare per gli altri, ad aiutarli. E su questo punto abbiamo cercato di insistere particolarmente quest’anno». Alle 7 gli animatori si ritrovano per la Messa, e poi rimangono “in servizio” per tutta la giornata. Partecipano alle attività pagando il 50% della quota (se possibile), hanno una divisa che li contraddistingue e andranno col gruppo per tre giorni al mare a fine giugno. «Abbiamo coinvolto questa fascia d’età perché pensiamo che sia quella da coltivare maggiormente», conclude don Conti.