«Cosa possiamo fare di buono? Una vita senza parentesi». È questo il tema scelto per la Veglia della Redditio Symboli, che si terrà in Duomo venerdì 30 settembre alle 20.45: diretta su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), www.chiesadimilano.it e Radio Mater. Migliaia di 18 e 19enni, insieme ai loro educatori, provenienti da tutta la Diocesi incontreranno il cardinale Scola per un rito importante per la loro vita di fede. Infatti la Veglia segnerà per i giovani ambrosiani l’inizio del nuovo anno pastorale e l’ingresso nella comunità giovanile in particolare dei 19enni, che quella sera consegneranno la Regola di vita, concludendo il loro cammino biennale. Un gesto di fede per esprimere il desiderio personale di continuare la propria appartenenza alla Chiesa e l’impegno a testimoniare l’essere cristiani a tutti, in particolare ai propri coetanei.
Il tema della Veglia di quest’anno si focalizza sull’episodio del giovane ricco. Una persona inquieta, che ricerca un senso pieno della propria vita, che incontra Gesù e capisce che quel volto può dare la risposta a quello che sta cercando.
Una riflessione di grande attualità in un’epoca frammentata, dove in particolare i giovani cercano una bussola che li aiuti a imboccare la strada giusta della vita. Un modo per vivere la quotidianità non come una serie di parentesi, con episodi staccati uno dall’altro. «Non esiste infatti una vita con delle parentesi, dove cioè i vari momenti, le persone che si incontrano, le svolte o le soste, rimangono fini a se stesse, come isolate o sospese nel tempo – sottolinea don Massimo Pirovano, nuovo responsabile del Servizio giovani della Diocesi -. In continuità e arricchiti dalla proposta di questi anni che ci ha preparato alla Giornata mondiale della gioventù a Cracovia, il nostro cammino, caratterizzato dalla visita pastorale del cardinale Scola e connotato dall’invito a educarsi al “pensiero di Cristo”, sarà l’occasione per imparare a leggere e a riconoscere che il nostro tempo, i nostri giorni, sono unificati dalla presenza del Risorto».
Giovani cristiani che vivono il proprio tempo hanno bisogno di una comunità che li accompagni e li aiuti a maturare una fede essenziale, che non sia formale e staccata dalla vita, ma decisiva nel discernimento e nella testimonianza a scuola, con gli amici e nella comunità cristiana. «La sequela, in ogni suo istante e forma – afferma don Pirovano – è l’esperienza che unifica un vissuto che diversamente appare frantumato, inconcludente, e a tratti vuoto e pesante. Imparare a leggere e a giudicare il proprio tempo secondo il “pensiero di Cristo” e pensare Lui attraverso tutte le cose, ci conduce a una presenza, a un incontro che illumina, rivelando me a me stesso».
Il Servizio giovani della Diocesi invita gli educatori a compilare il modulo on line allegato, segnalando entro giovedì 29 settembre quanti 19enni consegneranno la Regola di vita.