Impegnato a Roma per i lavori del Sinodo straordinario dei Vescovi sulla famiglia, il cardinale Angelo Scola ha inviato un messaggio di saluto e benvenuto al cardinale O’Malley, che è stato letto in Duomo dal Vicario generale, monsignor Mario Delpini.
«Anche quest’anno vogliamo continuare a riflettere sul significato della chiamata all’evangelizzazione nelle città metropolitane, aiutati dal racconto dei pastori di due rilevanti Chiese del mondo; per proseguire poi il nostro percorso approfondendo la proposta delle comunità educanti e la riflessione sul nuovo umanesimo», ha scritto l’Arcivescovo.
«Molte sono le ragioni per cui l’ascolto del cardinale O’Malley è per noi tutti un eccezionale privilegio – ha continuato -. Il suo itinerario personale, come frate cappuccino e sacerdote, lo ha condotto a condividere e a occuparsi delle vicende della popolazione ispanica negli Stati Uniti. Quando il fenomeno migratorio era ancora lontano dal manifestarsi nella nostra società italiana, il Cardinale già lavorava con consistenti comunità di migranti a Washington. Inoltre l’arcidiocesi di Boston è emblematica per la complessità di ricchezze e difficoltà, tipiche delle metropoli contemporanee, e ha dovuto affrontare circostanze assai difficili nei tempi recenti».