Sulla scia dell’approfondimento delle Dieci Parole, quest’anno è il settimo comandamento a dare il titolo alla Giornata del dialogo ebraico-cattolico (17 febbraio): “Dio allora pronunciò tutte queste parole: Non commettere adulterio” (Esodo 20, 1.14). «Testimoniare che la famiglia continua a essere la cellula essenziale della società e il contesto di base in cui si imparano e si esercitano le virtù umane». È questo «il prezioso servizio» che ebrei e cattolici in Italia possono offrire per «la costruzione di un mondo dal volto più umano».
Come ogni anno la Giornata è presentata in un sussidio preparato da monsignor Mansueto Bianchi, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei, e da rav Elia Enrico Richetti, presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia. La Giornata rappresenta una tappa importante nel cammino di dialogo fraterno tra la Chiesa in Italia e il Popolo ebraico, «mostrando – scrivono il vescovo e il rabbino – di voler andare oltre turbolenze e incertezze che hanno talora suscitato dubbi sull’effettiva consistenza del dialogo cristiano-ebraico odierno».
Per il loro dialogo, ebrei e cattolici italiani hanno scelto un cammino di riflessione iniziato anni fa sulle “Dieci Parole”: esse rappresentano «campi di collaborazione e di testimonianza» nella comune aspirazione di «risvegliare nella nostra società l’apertura alla dimensione trascendente» in un mondo in cui molti «non conoscono Dio o lo ritengono superfluo, senza rilevanza per la vita».
Per la Giornata a Milano, alle 17.30, presso l’Ambrosianeum (via delle Ore 3), è in programma una riflessione ebraico-cristiana con Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano, e Gianni Genre, pastore valdese a Pinerolo e già moderatore della Tavola valdese.
Un altro appuntamento nell’ambito dei “Dialoghi a due voci” tra ebrei e cristiani si terrà invece mercoledì 23 gennaio, alle 18.30, presso l’aula magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli 1). L’iniziativa, promossa da Fondazione culturale San Fedele e da Fondazione Maimonide, sarà una lectio magistralis dal titolo “Il ruolo della Scrittura nel dialogo tra ebrei e cristiani”. Interverranno l’arcivescovo di Milano Angelo Scola e rav Giuseppe Laras, presidente del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia; moderatore della serata Gioachino Pistone, della Chiesa valdese.