Manca poco meno di un anno all’inizio della Giornata mondiale della Gioventù di Sidney (15-20 luglio 2008). Il Comitato organizzatore ha fissato per lo scorso 20 luglio l’apertura delle iscrizioni individuali. Quelle dei gruppi fino ad oggi hanno fatto registrare oltre 120mila giovani e il trend è in crescita. Tra i Paesi con il maggior numero di registrazioni ci sono gli Usa con 30.400 giovani, l’Australia con 22.900 e la Germania con 8.000. Dall’Italia dovrebbero arrivare circa 15mila giovani che il 1 e 2 settembre vivranno a Loreto uno scampolo di Gmg con l’incontro con Benedetto XVI, appuntamento clou del 2007 per l’Agorà dei giovani italiani, il percorso pastorale triennale della Chiesa italiana rivolto alle nuove generazioni. Il responsabile del Servizio Cei per la pastorale giovanile, mons. Paolo Giulietti, fa il punto sulla partecipazione italiana alla Gmg australiana.
di Daniele Rocchi
A che punto sono i preparativi logistici per Sidney 2008?
Ad un anno dall’inizio della Gmg di Sidney le compagnie aeree stanno dando la possibilità di acquistare i biglietti e, quindi, in questi giorni stiamo organizzando il piano dei trasporti che rappresenta la difficoltà tecnica principale nel viaggio a Sidney nel luglio del 2008. In base a questo piano ogni diocesi e gruppo potrà organizzare il resto del soggiorno. Ma sappiamo già di molte diocesi che hanno da tempo avviato contatti con le comunità dei loro migranti in Australia per predisporre ogni cosa.
Il Papa ha invitato i giovani a "prepararsi bene" per Sidney. In questo senso che valore assume l’incontro a Loreto con Benedetto XVI?
Loreto è una tappa fondamentale dell’Agorà dei giovani italiani. Stiamo lavorando molto anche sui sussidi preparatori insieme ad alcune schede sull’Australia, le sue tradizioni, i suoi usi.
Quanti italiani andranno a Sidney?
Ho sempre parlato di 10-15mila giovani, una cifra difficilmente superabile per motivi tecnici. Ci siamo accorti che il trasporto di persone ha dei limiti oggettivi e anche di prezzo. Le compagnie hanno fatto cartello, quindi, anche le condizioni di acquisto non sono migliorate. Tuttavia, il rischio potrebbe essere che mano mano che si avvicina la Gmg si possa registrare una corsa al posto aereo. Per questo come Cei stiamo lavorando per pre-acquistare 10mila posti tramite agenzie. Lo scopo è garantire un numero di posti così che le diocesi possano fare dei programmi.
La presenza di emigrati italiani in Australia è notevole. Pensate di coinvolgerli per l’ospitalità dei partecipanti?
Da gennaio 2006 come Cei abbiamo allacciato dei contatti con le comunità degli emigrati italiani a Sidney, Melbourne, Brisbane e Adelaide e di altre città della costa orientale australiana. Con loro e con il sostegno della Fondazione Cei Migrantes stiamo pensando ad una serie di iniziative volte a garantire ai nostri giovani l’ospitalità. Gli italiani di Australia saranno una grande risorsa.
Anche a Sidney organizzerete la tradizionale festa degli italiani?
Si terrà il 16 luglio. Sarà una festa italo-australiana con artisti e persone note nel mondo dei nostri emigrati che gestiranno in prima persona l’iniziativa".
Prossima tappa di lavoro?
A ottobre saremo in Australia per definire le ultime cose e per partecipare all’incontro di presentazione della Gmg alle Conferenze episcopali del mondo, (15-17 ottobre 2007 a Sidney, ndr). Ci sarebbe, poi, il tradizionale pellegrinaggio previo, forse a Pasqua 2008. Ci stiamo pensando, ma è anche un problema di costi.
Perché un giovane dovrebbe partecipare a Sidney 2008?
Sidney è un po’ il simbolo della frontiera, in un continente giovane che incarna tutte le sfide che la cultura odierna pone al Vangelo. Andare in Australia significa riconoscere che il Vangelo è attuale e che essere cristiani vuol dire vivere da protagonisti questo tempo.