Ultimi preparativi per la festa del Forum delle religioni che si terrà domenica 25 marzo dalle 17.30 alle 19 presso il Teatro alle Colonne (corso di Porta Ticinese 45). Titolo della serata “I primi frutti da condividere” perché dopo 6 anni di collaborazione i delegati delle comunità e organizzazioni religiose potranno finalmente raccogliere qualche frutto maturo: dalla tenda del silenzio alla memoria di Assisi 1986 fino all’“Albero della Macedonia”. Nel corso della serata non mancheranno infatti gesti simbolici, testimonianze e un momento conviviale.
«Oltre a questi frutti», dice don Giampiero Alberti, collaboratore per i rapporti con l’Islam Servizio per l’ecumenismo e il dialogo, «l’impegno maggiore del Forum sarà nel 2013 per l’accordo tra Licinio e Costantino alle Colonne di San Lorenzo e in vista dell’Expo, perché vogliamo nutrire il pianeta sostenendo la libertà religiosa e collaborando con la polis».
Oggi il Forum delle religioni raccoglie ben 24 gruppi di 5 aree religiose – ebrei, buddhisti, induisti, musulmani e cristiani – che si incontrano tutti i mesi alternando l’assemblea generale con la commissione che organizza gli eventi insieme. In realtà quella del Forum è una storia che parte da lontano, «da uomini e donne (come Gagliardi e Bernareggi) che hanno aperto la strada, poi è arrivato il cardinal Martini che vi ha creduto fino in fondo».
«Nel 2006», ricorda don Alberti, «è stato ufficializzato il Forum delle religioni a Milano e, con i rappresentanti delle cinque aree religiose che hanno accettato, abbiamo firmato una Carta di intenti impegnandoci a lavorare insieme nella pace. Ma l’aspetto più bello è che ci ponevamo tutti in modo paritetico, nessuno primeggiava».
In realtà già nel 2000, durante l’incontro a S. Angelo con le tre grandi religioni (ebraismo, cristianesimo e islam), era nato il desiderio di collaborare. «In questi anni abbiamo continuato a incontrarci, creando anche la “Religion for peace” a Milano come tentativo di raccogliere tutti. Per il Forum delle religioni però abbiamo pensato a qualcosa di più impegnativo, non a una partecipazione individuale, ma i delegati dovevano rappresentano le loro comunità».
Col tempo si è sviluppata soprattutto una conoscenza reciproca delle religioni e tra gli esponenti delle singole comunità e «a distanza di 6 anni a Milano ci incontriamo ancora, mentre a Roma e a Torino fanno più fatica». A volte basta un cambio nel governo della città per cui salta il tavolo delle religioni, «invece a Milano non ci siamo appoggiati alle amministrazioni e il cammino l’ha condotto la Chiesa».
«La diocesi ambrosiana è preparata e conosce tutte le realtà religiose presenti sul territorio. Al Cadr abbiamo una mappatura delle comunità e organizzazioni, io stesso continuo a visitare i diversi centri religiosi islamici, buddhisti, induisti… presenti».
Quello che più dispiace a don Alberti è che «dopo 12 anni di lavoro molti non sanno ancora che esistono il Consiglio delle Chiese cristiane e il Forum delle religioni e anche i media ne parlano poco». La festa di domenica prossima è aperta a tutti può essere l’occasione per saperne di più; tra gli altri parteciperà il vicesindaco Maria Grazia Guida in rappresentanza del Comune.