Il binomio misericordia e giustizia, intese come dimensioni dell’esistenza sociale, investe tutti i livelli della convivenza. Su questo focalizzerà la propria riflessione il cardinale Angelo Scola nel «Discorso alla città», che si terrà venerdì 4 dicembre, alle 18, nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Molto atteso il tradizionale appuntamento dell’Arcivescovo con la metropoli nel senso più ampio di popolazione, istituzioni civili e militari, famiglie etniche.
Al centro della sua proposta non può che essere il riferimento alla misericordia a pochissimi giorni dall’apertura dell’Anno giubilare. Papa Francesco, nella bolla Misericordiae vultus, al numero 20, ha invitato infatti a cogliere misericordia e giustizia come «due dimensioni di un’unica realtà che si sviluppa progressivamente fino a raggiungere il suo apice nella pienezza dell’amore».
Si tratta di un’affermazione tutt’altro che ovvia che richiama un approfondimento adeguato. Se si parte dall’esperienza umana elementare, tutti si rendono conto che giustizia e misericordia mettono in campo, anzitutto, che ogni uomo è – come spesso ricorda il Cardinale – un io-in-relazione.
È proprio questa natura relazionale dell’uomo a esigere la giustizia, la quale, a sua volta, richiama un’ulteriore dimensione non identificabile con il puro scambio, una dimensione che faccia i rapporti più umani, la misericordia appunto.
Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre che svela a tutti come Dio stesso ha voluto farsi misericordiosamente carico della libertà dell’uomo, portando in questo modo a compimento la sua giustizia.
Appuntamento a venerdì in Basilica oppure attraverso le dirette su www.chiesadimilano.it, Radio Marconi, Radio Mater e Twitter. Il testo del «Discorso alla città» sarà pubblicato dal Centro Ambrosiano e sarà disponibile in libreria il 9 dicembre.