In questo anno dedicato alla famiglia, diverse sono le prospettive che possono interrogare il ministero di un prete in città. Per la “Tre giorni” dei parroci della città di Milano (Villa Sacro Cuore di Triuggio, 22-25 gennaio) ne è stata scelta una in particolare, in sintonia con il programma della Formazione del Clero che verte sul tema del “Generare” (il volumetto della Formazione permanente è intitolato Generare alla fede, il ministero, la famiglia, la vita di Dio, edito da In Dialogo). Questo tema evoca aspetti che riguardano l’umano nelle sue dimensioni più essenziali, ma anche il cristiano negli aspetti più specifici della fede.
Si affronterà il tema della denatalità: generare è questione di fiducia o di paura. Si rifletterà sulla “età di mezzo”: età della pienezza della vita umana, ma stagione di una pratica di fede spesso disattesa.
Tutto questo domanda una cura pastorale o forse anche dei “riti” che ne segnino i passaggi cruciali. Come leggere queste situazioni? Come accompagnare questi percorsi?
Ma c’è di più: il generare umano evoca il generare alla fede. “Dare alla luce “è sempre anche un “dare luce”, senso, significato, direzione a un’esistenza. Per questo la Chiesa stessa si riconosce come grembo chiamato a generare figli.
Sorgono allora domande non certo piccole. La nostra Chiesa è ancora capace di trasmettere adeguatamente la fede? La Chiesa, in Europa, mostra segni di nuovi inizi? Come potrebbe generare alla fede senza condividere l’avventura di chi genera alla vita? Quale figura di ministero viene messa in gioco in questa avventura della generazione?
Forse la Chiesa e il prete sono chiamati, essi stessi, a “rinascere dall’alto”, facendosi nuovamente ravvivare dalla forza dello Spirito.