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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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18 e 19 settembre

Torna «La Tenda del Silenzio»

Alle Colonne di San Lorenzo un angolo per pregare o meditare su «Essere profughi: la sfida del coraggio». Novità di quest’anno, tre spazi di dialogo sulla dimensione personale, cittadina e internazionale

7 Settembre 2016

Una grande tenda spoglia, provvisoria, povera: dove chiunque ne senta il desiderio o la necessità potrà fermarsi in silenzio a meditare, a pensare, a pregare se lo desidera. Per poi impegnarsi nella realizzazione di un mondo più vivibile, di una società rinnovata e solidale. Una tenda che, simbolicamente, sarà innalzata al centro di Milano, alle Colonne di San Lorenzo, e accoglierà chiunque voglia fermarsi.

Il 18 e 19 settembre torna l’appuntamento con la Tenda del Silenzio, iniziativa organizzata dai Frati e dalla Comunità ecclesiale di Sant’Angelo insieme al Forum delle Religioni di Milano e Casa per la Pace di Milano. Riproposta a credenti, non credenti e credenti in altre fedi, secondo quello “Spirito di Assisi” che soffia dalla città di San Francesco: dove nel 1986 si tenne lo storico incontro inter-religioso voluto da papa Giovanni Paolo II.

Quello che si potrà udire sotto la Tenda sarà il silenzio di donne e uomini attenti, attivi, pensanti. Un silenzio denso di preghiera, rispettoso per chi non crede in nessun Dio, aperto a tutte le tradizioni religiose e ad ogni essere umano di qualunque nazione o continente. Perché quando le parole, i simboli laici o religiosi, persino le preghiere possono offendere la sensibilità dell’altro, è proprio il silenzio il linguaggio universale, lo spazio comune, il presupposto di incontro, di ascolto, di confronto. L’intuizione che dal 2002 continua a ispirare questa proposta è, infatti, che nel nostro mondo, in cui ciascuna opinione viene urlata per tacitare quelle degli altri, stare in silenzio non vuol dire mutismo privo di proposte, ma capacità di ascolto.

La proposta della Tenda del Silenzio parte, quest’anno, da uno dei fenomeni che periodicamente si ripropone al centro del dibattito. Vengono chiamati profughi, immigrati, clandestini; a seconda che cerchino scampo dalla guerra, dall’oppressione, dalla povertà o da leggi che li trasformano in “fuorilegge”: come se essere cresciuti in un altro Paese, e avere alle spalle una storia diversa dalla nostra, fosse un delitto.

Eppure, anche noi – cittadini del primo mondo – fuggiamo. Scappiamo dalle nostre paure: temiamo chiunque sia diverso, etichettandolo come possibile terrorista oppure accusandolo di rubarci il lavoro. A farci reagire in questo modo è lo smarrimento di fronte a un fenomeno epocale, che ha trasformato la nostra società. Siamo spaventati dalla possibilità che dietro a quei volti, dietro a quelle storie non si nascondano problemi ma opportunità di cambiare la nostra stanca società europea, dedita a costruire muri; e non ponti.

Dobbiamo avere il coraggio, allora, di riconoscere che è inutile formare coalizioni militari al fine di ristabilire un antico equilibrio ormai infranto. È la storia a insegnarcelo. Dobbiamo trovare nei profughi lo specchio di noi stessi e intraprendere – insieme a loro – il cammino che ci porterà a una nuova dimensione sociale, multiculturale, multietnica, multireligiosa. Dobbiamo guardare con rispetto al coraggio di chi mette a repentaglio tutto il poco che possiede, inclusa la vita, e parte verso l’ignoto in cerca di salvezza. Si tratta per lo più di bambini, donne, famiglie sottoposte alla straziante scelta tra una morte cerca e il rischio di naufragare in mare, con i propri figli; confidando, contro ogni speranza, in un mondo migliore: che sarà possibile solo costruendolo insieme, all’insegna della reciproca solidarietà.

Alla luce di ciò, saremo guidati verso spazi di conoscenza, confronto e dialogo all’interno di tre dimensioni:
1) La dimensione personale, con la Tenda Rossa delle Donne. Uno spazio di accoglienza e condivisione dedicato a tutte le donne. Per ritrovare le proprie radici sentendosi, in ogni parte del mondo, a casa.
2) La dimensione cittadina: un rinnovato messaggio alla città e alle sue istituzioni basato sulla Carta dei Diritti dell’Uomo, continuamente disattesa.
3) La dimensione delle politiche di Pace internazionale: pensare nuove modalità per la fuga e l’accoglienza, lungo un percorso di condivisione e Pace.

La Tenda del Silenzio sarà aperta il 18 settembre 2016 dalle 16 alle 21 e il 19 settembre 2016 dalle 9 alle 21.

L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano.

Info: www.facebook.com/LaTendaDelSilenzio; tendadelsilenzio@gmail.com