Questa mattina – ricevendo in udienza privata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi – Papa Francesco ha firmato il decreto che riconosce le virtù eroiche del Servo di Dio Giuseppe Lazzati. Per lui si aprono quindi le porte della beatificazione.
Giuseppe Lazzati nasce a Milano il 22 giugno 1909. Maturata la scelta di consacrazione laicale nel 1939, insieme a un gruppo di amici, Lazzati dà vita al sodalizio di laici denominato “Milites Christi Regis”, che dal 1969 prenderà il nome di Istituto Secolare Cristo Re. Oltre all’impegno universitario e a quello della guida del suo Istituto Secolare, si dedica all’opera formativa dei giovani. Dal maggio 1961 al luglio 1964 è direttore del quotidiano milanese L’Italia. Nel luglio del 1968 diviene rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, incarico che coprirà per quindici anni fino al 1983. Muore il 18 maggio 1986. Il 17 settembre 1988 la salma viene traslata nell’Eremo di San Salvatore sopra Erba. L’inchiesta diocesana per la sua beatificazione si è conclusa nel 1996.
Il Papa ha anche approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei padri cardinali e vescovi circa la canonizzazione del beato Giovanni XXIII e ha deciso di convocare un Concistoro che riguarderà anche la canonizzazione del beato Giovanni Paolo II. «Si procede verso la canonizzazione del Beato Giovanni XXIII. La strada è aperta per due canonizzazioni, che verosimilmente possono coincidere come data»: è il commento di padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, che ha precisato che «Papa Francesco ha ritenuto che si possa procedere alla canonizzazione di Papa Roncalli anche senza un miracolo», attraverso una «procedura semplificata che arriva ora in porto, secondo la volontà del Santo Padre». Nel decreto, ha aggiunto padre Lombardi, «non si parla di date, ma di un Concistoro: verosimilmente si potrebbe pensare alla fine dell’anno, ma non siamo in grado di stabilirlo».
Infine il Pontefice ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto sul miracolo attribuito all’intercessione del Servo di Dio Alvaro del Portillo y Diez de Sollano, Prelato della Prelatura Personale della Santa Croce e dell’Opus Dei.