12/11/2008
di Ylenia SPINELLI
Un’intera notte in pullman, aspettando di incontrare il Papa. Potrebbe essere questo il titolo della spedizione di ben 250 chierichetti della Diocesi, partiti ieri intorno alle 23.00 dal seminario di Seveso per unirsi al nostro Arcivescovo e presentare al Pontefice il Nuovo Lezionario Ambrosiano.
Il card. Tettamanzi aveva dato in anteprima la notizia di questo viaggio proprio ai chierichetti durante il loro Meeting diocesano dello scorso 25 ottobre a Desio e loro hanno aderito numerosi. Oltre al folto gruppo partito da Seveso, alla guida di don Alberto Colombo, responsabile del Mochi, si sono dati appuntamento a Roma altri chierichetti e cerimonieri della Diocesi, accompagnati dai rispettivi sacerdoti.
«L’emozione è tanta – confessa don Alberto di primo mattino, subito dopo l’arrivo in Vaticano per l’Udienza generale – i ragazzi hanno fatto fatica a dormire in pullman, un po’ per la scomodità, un po’ perché continuavano a pensare al loro incontro con il Papa, visto tante volte dallo schermo televisivo».
Durante il viaggio don Alberto li ha intrattenuti con un quiz biblico-liturgico su Pietro e la Basilica di San Pietro, per prepararli anche da un punto di vista storico. Per molti ragazzi, che hanno dovuto saltare la scuola, è la prima volta nella Capitale e anche questo ha contribuito ad accrescere l’emozione del viaggio. «È una giornata diversa dal solito – ha commentato Matteo della parrocchia San Nazaro a Milano – non ci sono lezioni, ma in compenso presenteremo a Benedetto XVI il Nuovo Lezionario».
Alcuni chierichetti hanno ancora le idee un po’ confuse su cosa sia il Nuovo Lezionario Ambrosiano, ma tutti hanno ben chiara l’importanza dell’evento odierno.
«Non so come immaginarmi l’incontro con il Papa – confessa Camilla, 11 anni e chierichetta da sei nella parrocchia Ss. Nazaro e Celso a Milano – vorrei stringergli la mano, ma non so se sarà possibile». «Anche io – ribatte la coetanea Stefania della parrocchia S. Ireneo a Cesano Boscone – vorrei stringergli la mano, ma mi basterebbe vederlo da molto vicino».
Ai ragazzi, che hanno appena preso posto in piazza San Pietro, sotto una pioggerellina che va e viene, non resta che aspettare l’arrivo del Pontefice per l’Udienza generale, prevista intorno alle 10.30.