Che cosa pensano questi nuovi esuli che cercano il lavoro mutando continente, spezzando legami di lingue, culture e tradizioni? Cerca di rispondere a questa domanda il libro pubblicato per iniziativa della Diocesi di Milano Profumi di umanità, a cura di Simona Beretta (Centro Ambrosiano, pagine 192, euro 14). È una raccolta di alcune delle opere vincitrici e finaliste del concorso di scrittura “Immicreando”, promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale dei Migranti e dalla Fondazione Ismu, a partire dal 2003. L’iniziativa è il risultato di un mutamento di prospettiva, teso a dar voce ai migranti attraverso i loro racconti. Questa è l’idea di fondo che ha animato i promotori del concorso nel volere premiare gli stranieri che vivono, lavorano, costituiscono e costruiscono la società in cui tutti viviamo. Viene così riconosciuta la loro espressività artistica, le riflessioni, la creatività, ossia abilità che poco hanno a che fare con tutte quelle categorie nelle quali usualmente tendiamo a collocarli. La felice idea di un concorso di scrittura rivolto ai cittadini stranieri immigrati ha portato frutti copiosi in termini di partecipazione, soprattutto considerando la richiesta di presentare opere scritte in lingua italiana e il vincolo imposto dal titolo. Il tema di quest’anno è “Incontri inaspettati… e la vita cambia”: si chiede uno scritto su come la vita sia cambiata a partire dall’incontro con una persona, una lettura significativa, un’idea, uno stile di vita, un luogo.
Per partecipare occorre spedire il testo entro il 15 aprile 2011 a “Immicreando”, Concorso di scrittura, Ufficio per la Pastorale dei Migranti, piazza Fontana 2 – 20122 Milano; oppure a migranti@diocesi.milano.it.
Info: tel. 02.8556455 Che cosa pensano questi nuovi esuli che cercano il lavoro mutando continente, spezzando legami di lingue, culture e tradizioni? Cerca di rispondere a questa domanda il libro pubblicato per iniziativa della Diocesi di Milano Profumi di umanità, a cura di Simona Beretta (Centro Ambrosiano, pagine 192, euro 14). È una raccolta di alcune delle opere vincitrici e finaliste del concorso di scrittura “Immicreando”, promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale dei Migranti e dalla Fondazione Ismu, a partire dal 2003. L’iniziativa è il risultato di un mutamento di prospettiva, teso a dar voce ai migranti attraverso i loro racconti. Questa è l’idea di fondo che ha animato i promotori del concorso nel volere premiare gli stranieri che vivono, lavorano, costituiscono e costruiscono la società in cui tutti viviamo. Viene così riconosciuta la loro espressività artistica, le riflessioni, la creatività, ossia abilità che poco hanno a che fare con tutte quelle categorie nelle quali usualmente tendiamo a collocarli. La felice idea di un concorso di scrittura rivolto ai cittadini stranieri immigrati ha portato frutti copiosi in termini di partecipazione, soprattutto considerando la richiesta di presentare opere scritte in lingua italiana e il vincolo imposto dal titolo. Il tema di quest’anno è “Incontri inaspettati… e la vita cambia”: si chiede uno scritto su come la vita sia cambiata a partire dall’incontro con una persona, una lettura significativa, un’idea, uno stile di vita, un luogo.Per partecipare occorre spedire il testo entro il 15 aprile 2011 a “Immicreando”, Concorso di scrittura, Ufficio per la Pastorale dei Migranti, piazza Fontana 2 – 20122 Milano; oppure a migranti@diocesi.milano.it.Info: tel. 02.8556455 –
Il concorso
La vita in un racconto
Simona Beretta ha curato una raccolta di alcune delle opere vincitrici e finaliste del concorso di scrittura "Immicreando"