Sabato 14 settembre, alle 15, nel Duomo di Milano l’Arcivescovo presiederà i Primi Vespri nella Festa dell’Esaltazione della Santa Croce e il rito della “Nivola” con l’esposizione del Santo Chiodo: una celebrazione assai popolare e che ha lasciato profonda traccia nella tradizione ambrosiana. La “Nivola” è una sorta di ascensore il cui aspetto ricorda quello di una grossa nube che si alza verso il cielo.
Ecco perché tale congegno è stato ribattezzato dal popolo con il termine dialettale di “nivola” (nuvola, per l’appunto), nome che ormai, con il passare dei secoli, è diventato ufficiale. Sulla “Nivola” prende posto l’Arcivescovo per salire fino al reliquiario, prelevare il Santo Chiodo e portarlo a terra tra il canto delle litanie dei santi e la lettura del Vangelo della Passione del Signore.
La preziosa reliquia della Passione del Signore viene prelevata dalla sua custodia posta sulla volta del presbiterio del Duomo e rimane esposta sull’altare maggiore alla venerazione dei fedeli per tre giorni, secondo una consuetudine che risale a San Carlo Borromeo, il sabato, la domenica e il lunedì più vicini alla festa liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce, che ricorre il 14 settembre.
Per il triduo del Santo Chiodo sono in programma altre celebrazioni in Duomo: sabato 14 settembre l’Eucaristia vigiliare alle 17 (è sospesa la Messa delle 12.45), domenica 15 alle 11 il Pontificale presieduto da monsignor Angelo Mascheroni preceduto dalle Lodi (ore 10.25) e alle 16 Vespri e Processione con il Santo Chiodo (altre celebrazioni eucaristiche: ore 7 – 8 – 9.30 – 12.30 – 17.30).
Alla fine del Triduo, lunedì 16, alle ore 17.30 Eucaristia capitolare, celebrazione dei Vespri e riposizione del Santo Chiodo nella sua alta custodia, dove rimane fino all’anno seguente.