«L’esperienza della Gmg è specchio di una Chiesa viva e giovane, al contrario di ciò che si pensa. I giovani più di altri hanno un senso vivo dell’incontro e dello stare insieme. Essere convocati e radunarsi è in profonda sintonia con la natura della Chiesa e dell’esperienza cristiana»: lo dichiara il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, che a sei giorni dall’inizio della Gmg di Rio de Janeiro illustra i tratti distintivi della spedizione azzurra in Brasile, composta da più di 7500 giovani, da oltre 40 vescovi e da decine di sacerdoti.
«Il quartier generale degli italiani sarà come sempre Casa Italia – dice monsignor Crociata – dove gli italiani potranno trovare una porta sempre aperta per le loro esigenze. Inoltre, torna come momento di incontro e di spettacolo, ma anche di riflessione, la Festa degli italiani, trasmessa in diretta tv, che prenderà le mosse dalla vita di Gesù, con gli interrogativi che la sua persona suscita e le risposte che solo Lui sa dare».
«La speranza – conclude – è che questo evento sia seme per un cammino di riflessione che continui e vada oltre la Gmg di Rio. Un cammino che ponga al centro i giovani, tenga conto delle loro esigenze e li renda protagonisti».