Diminuiscono gli stranieri e aumentano gli italiani che chiedono aiuto ai centri di ascolto Caritas del Lecchese. È quanto emerge dai dati per Zone pastorali riportatati dall’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse di Caritas Ambrosiana nel XIV Rapporto sulle povertà nella Diocesi di Milano.
L’indagine nel territorio della Zona pastorale di Lecco è stata condotta su un campione significativo 1.645 utenti, 7.325 richieste, raccolte da 4 centri di ascolto decanali a cui fanno riferimento dunque più parrocchie.
Secondo la ricerca gli italiani che hanno dovuto far ricorrere all’assistenza di un centro di ascolto Caritas sono stati nel 2014 il 29%, gli stranieri il 71%. Benché dunque gli immigrati rappresentino ancora la maggioranza degli utenti dei servizi erogati dalla Caritas, negli anni della crisi il loro numero è andato diminuendo.
Dallo scoppio della crisi, il numero di presenze registrate dai centri di ascolto del campione ha fatto registrare un aumento nel 2009. Negli anni successivi, però, il dato è inizialmente calato: nel 2014 si è assestato intorno ai valori del 2008, registrando, infatti, una crescita di solo l’1,7% rispetto al 2008. L’incremento è stato più significativo tra gli italiani (+54,4%), mentre gli stranieri diminuiscono (-9,2%).
Il dato è in linea con quello registrato anche nelle altre zone pastorali della Diocesi. Secondo Caritas Ambrosiana, tuttavia, questo calo solo in parte si può spiegare con la decisione dei migranti di rientrare nel loro Paese d’origine. La diminuzione, infatti, è anche dovuta alla capacità degli stranieri, specie quelli provenienti dall’Est-Europa, di aiutarsi tra loro o di cercare sostegno fuori dai circuiti Caritas.
Tra gli altri dati più eclatanti, anche il numero di persone che ha chiesto sussidi economici quasi triplicato rispetto al periodo pre-crisi (+188,5%), segno di un generale impoverimento della popolazione.
Dall’analisi dei dati chi chiede aiuto ai centri di ascolto nel Lecchese sono soprattutto donne (54%). Gli stranieri provengono da Marocco (25,4%), Romania (10,6%), Senegal (9,4%) Albania (4,9%), Costa d’Avorio (4,2%). Gli italiani hanno in prevalenza tra i 35 e 54 anni, gli stranieri sono in media più giovani: il 35% dei regolari ha tra 25 e i 34 anni. I bisogni più diffusi sono il lavoro (57,9%), il reddito (43,5%), la casa (il 6,6%).