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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Milano

Scola: «Family riporta la famiglia al centro
dell’attenzione ecclesiale e civile»

In una conferenza stampa in Arcivescovado il Cardinale ha sottolineato la positiva accoglienza della manifestazione, dovuta alla «genialità del tema, che ha collegato la famiglia al lavoro e alla festa»

18 Maggio 2012
venerdì 18 maggio alle ore 12 nella Sala Conferenze della Curia Arcivescovile, si è svolta la conferenza stampa di aggiornamento sul VII Incontro mondiale delle famiglie.
da sx: mons. Erminio De Scalzi, il prefetto Gian Valerio Lombardi, il cardinale Angelo Scola, don Davide Milani, Daniele Conti e Luigi Campiglio

Domenica 27 maggio, in Duomo, il Pontificale di Pentecoste presieduto dal cardinale Angelo Scola aprirà la settimana che porta al VII Incontro mondiale delle famiglie. «Un appuntamento straordinario – ha sottolineato l’Arcivescovo nella conferenza stampa svoltasi stamane in Curia -, perché finalmente ha riportato la famiglia nella sua valenza oggettiva al centro del nostro dibattito e dell’attenzione non solo ecclesiale, ma anche civile». Il successo e l’accoglienza di questa iniziativa, secondo il Cardinale, sono dovuti alla «genialità del tema, che ha collegato la famiglia al lavoro e alla festa»: «Un tema di attualità sostanziale, perché riguarda dimensioni permanenti proprie dell’esperienza comune a ogni uomo di ogni tempo e di ogni luogo che, proprio perché permanenti, sono sempre attuali». Ma c’è anche una valenza civile dell’evento, «segno che la società plurale è aperta».

Riferendosi poi alla crisi, Scola ha aggiunto: «Il travaglio è probabilmente un altro fattore che ha imposto la famiglia all’attenzione collettiva, rimettendola al centro come nucleo fondamentale e costitutivo di ogni tipo di società, come unione stabile e aperta alla vita di un uomo e di una donna».

«Parrocchie, date il benvenuto al Papa»

«L’attesa è grande, l’ospitalità cordiale, abbiamo avuto più disponibilità di posti rispetto alle richieste. Ci prepariamo a un evento di fede, di universalità, di mondialità, un’esperienza di una Chiesa attenta ai problemi della gente, estroversa, missionaria, compagna di viaggio di tutte le famiglie»: così monsignor Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012, ha presentato l’appuntamento ormai imminente. Cresce, naturalmente, l’attesa per il Papa: «Benedetto XVI sentirà il calore e l’accoglienza della città di Milano: sarebbe bello che venerdì 1 giugno, lungo il percorso dall’aeroporto di Linate a piazza Duomo, potesse toccare con mano la gioia di chi lo accoglie. Invito quindi le comunità parrocchiali toccate dal percorso a essere protagoniste di questa gioia».

Family 2012 sarà una preziosa occasione «per dialogare non solo con fedeli credenti, ma con tutti coloro che nella società riflettono su questi valori e per ascoltare il bene che possono raccontare famiglie dai volti diversi dai nostri»; ma anche «un evento di collaborazione tra Chiesa e istituzioni, Comune, Provincia, Regione: è stato faticoso, ma bello lavorare insieme. Ringrazio il Prefetto Gian Valerio Lombardi, commissario governativo per questo evento (presente alla conferenza stampa, ndr), con cui abbiamo proficuamente collaborato».

Dal canto suo Lombardi ha sottolineato il grande lavoro di organizzazione e mobilitazione che stanno portando avanti gli enti coinvolti, e ha assicurato: «L’accoglienza è stata organizzata con grande professionalità, Milano saprà rispondere bene a questo evento garantendo la sicurezza del Santo Padre e dei pellegrini».

Il Congresso dei Ragazzi

«La previsione di spesa dell’Incontro – dichiarato Grande Evento, ma senza budget di spesa – si attesta attorno ai 10 milioni e 200 mila euro fra preparazione remota, predisposizione degli eventi e struttura organizzativa – ha rilevato Daniele Conti, consigliere delegato della Fondazione Milano Famiglie 2012 -. Milano accoglierà, per prima in Italia, il primo incontro ecclesiale di rilievo mondiale non ospitato a Roma».

Don Luca Violoni, segretario generale della Fondazione Milano Famiglie 2012, ha presentato il Congresso dei ragazzi: «Mentre è in corso il congresso dei genitori, c’è il congresso dei figli. I ragazzi iscritti, più di 900, sono considerati nel loro essere parte integrante di famiglia ed è fondamentale che possano confrontarsi e impegnarsi sui temi che affrontano i loro genitori».

La Città delle quattro A

È poi intervenuto anche Luigi Campiglio, ordinario di Politica economica all’Università Cattolica, presentando un’analisi sulla ricaduta economica e sociale di Family 2012 sul territorio milanese, compiuta insieme a un pool di ricercatori: «Abbiamo cercato di valutare le risorse coinvolte dalla mobilità di centinaia di migliaia di persone che provengono dall’Italia e da fuori, con un lavoro veramente accurato. È risultata una stima prudenziale di 56 milioni di euro di spesa indotta, che ricade sul territorio milanese e che riguarda in gran parte spese legate alla vita quotidiana di decine di migliaia di persone che saranno in città». Ma ha poi aggiunto: «Il valore vero di questo incontro è un altro. Oggi, dopo un anno di confronti, dibattiti e sensibilizzazione in vista dell’appuntamento, sappiamo molto di più su questo tema». E per l’occasione Milano, per Campiglio, diventa «la Città delle quattro “A”: ambrosiana, aperta, accogliente e attraente». «I pellegrini – ha aggiunto – saranno messaggeri nel mondo di Milano come una città aperta al cambiamento, accogliente sul piano della solidarietà, del volontariato, dell’imprenditorialità sociale, attraente per le opportunità che offre a chi, italiano o straniero, è disposto a impegnarsi a fondo per realizzare un futuro migliore».

Benedetto XVI: un pranzo condiviso e solidale

Per tutta la durata della sua permanenza in città Benedetto XVI alloggerà presso la Curia di Milano, dove pranzerà domenica 3 giugno. Al pranzo saranno invitate sette famiglie, una per ciascuno dei cinque continenti, una famiglia milanese e una proveniente dal luogo che ospiterà il prossimo Incontro mondiale (che sarà annunciato al termine dell’evento). Il Pontefice ha chiesto che, in parallelo al suo pranzo, ne fosse offerto uno alle famiglie “povere”: si svolgerà presso la mensa dell‘Università Cattolica di Milano, coordinato dalla Caritas e offerto da chi gestisce il catering delle sedi dell’ateneo. Presso la Curia è stata allestita anche una sala in cui i fedeli che lo desiderano possono portare i propri doni per il Santo Padre.