Sabato 22 novembre, alle 14.45, alla Fondazione Ambrosianeum (via delle Ore 3, Milano), si terrà l’incontro “Ecumenismo 2.0 tra passato e futuro”, con cui riprende la tradizione degli “Incontri di ecumenismo” coordinati da Clara Achille Cesarini in collaborazione con il Segretariato Attività Ecumeniche.
Cinquant’anni fa con il Decreto sull’Ecumenismo Unitatis redintegratio, la Chiesa cattolica aderiva ufficialmente al movimento ecumenico mondiale, aprendo così una nuova era nelle relazioni con i "fratelli separati". Questo documento, "rivoluzionario" ha indirettamente inciso anche sul modo di "fare ecumenismo" delle altre Chiese. Quale attualità presenta oggi il testo, rileggendolo insieme, cattolici, protestanti e ortodossi? Quali nodi restano ancora da sciogliere e quali sfide si pongono davanti a noi, legate alla nuova geografia ecumenica dei nostri tempi e ai nuovi modi di comunicare?
“Ecumenismo 2.0” intende essere un’occasione di dialogo e confronto tra cristiani di diversa confessione per ragionare insieme sull’ecumenismo di domani, partendo dalle sfide che ancora oggi il documento ci propone in ambito teologico, ecclesiologico e pastorale.
Ecco il programma: accoglienza e benvenuto; presentazione del lavoro di Seminario del gruppo Sae; teologi a confronto: Giovanni Cereti (cattolico), "La primavera ecumenica del Concilio", in dialogo con Paolo Ricca (valdese) e Dionisios Papavasileiou (greco ortodosso); pausa conviviale; dibattito assembleare e conclusioni; modera Donatella Saroglia, membro del comitato esecutivo Sae.
Il Sae è un movimento interconfessionale di laici impegnati per l’ecumenismo e il dialogo, a partire dal dialogo ebraico-cristiano. Si articola in gruppi locali e regionali che basano la loro attività sull’impegno di preghiera e di studio biblico e teologico; promuovono incontri di dialogo, confronto, testimonianza e servizio comune; offrono collaborazione e consulenza per iniziative delle diverse comunità cristiane o, più in generale, della società civile.