Recentemente è stato pubblicato il Libro delle Vigilie. Si tratta di un libro liturgico ufficiale, edito dalla Congregazione per il Rito Ambrosiano, che intende offrire alle comunità della nostra diocesi (e non solo) il rituale per la celebrazione eucaristica prevista nella sera del sabato.
Va sottolineato infatti il valore di questa forma singolare della celebrazione eucaristica, che giustamente non chiamiamo più “prefestiva”, ma appunto “vigiliare”. Caratteristica di questa celebrazione è la sottolineatura dell’ingresso nella domenica, Pasqua settimanale, che avviene la sera del giorno precedente e prevede l’annuncio della Resurrezione del Signore. In questo modo la celebrazione eucaristica “vigiliare” si presenta a tutti gli effetti come celebrazione “domenicale”.
Tale celebrazione prevede tre diversi ordinamenti, presentati nello stesso Libro delle Vigilie: una forma solenne, secondo la modalità della Missa inter Vesperas (LV, pp. 247-250); due forme semplici, lettura biblica e annuncio della resurrezione (LV, pp. 257-261); lucernario e annuncio della Resurrezione senza lettura biblica (LV, pp. 262-269).
L’invito è a conoscere attentamente le tre diverse forme di celebrazione offerte dal Libro delle Vigilie, inclusa la seconda forma semplice senza la lettura biblica, che è stata recentemente aggiunta. Quest’ultima in particolare, nella sua efficace stringatezza, credo risulti particolarmente adatta ai contesti ordinari della celebrazione vigiliare.
Raccomanderei un’accurata lettura delle pagine di presentazione di ciascuna forma di celebrazione, per comprenderne meglio le caratteristiche e decidere così quale scegliere nelle diverse occasioni. Una intelligente alternanza sarebbe auspicabile.
Ritengo doveroso che ogni parrocchia di Rito ambrosiano si doti del Libro delle Vigilie e lo abbia in uso tra i propri libri liturgici. Una richiesta in particolare la rivolgo ai decani, ai quali mi sono permesso di inviare personalmente una lettera: far giungere questa comunicazione agli altri confratelli presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e a tutti coloro che nelle parrocchie del Decanato sono impegnati nella Pastorale Liturgica.
Vorrei concludere sottolineando la grande rilevanza che ha la celebrazione eucaristica della domenica per la vita della Chiesa. La Messa domenicale è un momento di grazia e di consolazione nella fede, prima di essere un giusto impegno da onorare. È l’incontro con l’amore misericordioso del Cristo risorto che ci riunisce come popolo dei redenti e ci sostiene nel cammino della vita. È molto importante che lo si viva così, con gratitudine e intensità, in un clima di raccoglimento e di gioia.