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25 giugno

Scola a Carugate, comunità
che investe nell’educazione

L’Arcivescovo in visita al grande oratorio intitolato a don Bosco, che compie 110 anni. Alle attività estive partecipano 670 ragazzi, 200 adolescenti, 6 educatori e 170 adulti volontari impegnati in vari ambiti. Parla don Simone Arosio

di Veronica TODARO

22 Giugno 2014

La prossima settimana sarà davvero intensa perché tutti i bambini dell’oratorio «Don Bosco», oltre alla pizza del lunedì, alla gita al Parco delle Cornelle e alle nuotate del venerdì, riceveranno una visita speciale. Mercoledì, infatti, il cardinale Angelo Scola farà tappa a Carugate e in fondo al prato dell’oratorio saluterà tutti i presenti, dal bimbo più piccolo al volontario più anziano. Un momento molto atteso, per cui c’è grande fermento.

«L’oratorio Don Bosco compie quest’anno 110 anni – spiega il vicario parrocchiale don Simone Arosio -. Una storia ricca di tanti sacerdoti, laici e famiglie che si sono spese per rendere l’oratorio una vera e proprio casa di tutta la comunità. L’oratorio è ancora oggi un punto di riferimento molto importante per tutte le famiglie e la comunità di Carugate. L’arrivo del nostro Arcivescovo sarà l’occasione per ribadire nuovamente il ruolo educativo importante che l’oratorio svolge per tutta la comunità e per ringraziare il Signore per i tanti doni con cui ha arricchito in questi 110 anni la storia del nostro oratorio».

Il Cardinale arriverà intorno alle 14.30 per rimanere a Carugate poco meno di un paio d’ore. Il programma del pomeriggio è molto articolato grazie a varie attività che coinvolgeranno i ragazzi: brevi testimonianze di piccoli e adulti su oratorio ComeACasa, un grande «quadro» con intagliata l’immagine di don Bosco che il Cardinale benedirà e che in occasione della festa dell’oratorio di settembre verrà appeso all’ingresso dell’oratorio, un flash-mob per coinvolgere i presenti e qualche sorpresa. Inoltre l’Arcivescovo all’uscita saluterà anche alcuni ragazzi di Cernobyl, ospiti in questo periodo a Carugate tramite l’associazione Progetto Cernobyl.

Ci saranno proprio tutti ad accogliere il cardinale Scola, anche perché i numeri dell’oratorio feriale parlano da soli: 670 iscritti dalla prima elementare alla terza media, 200 animatori delle scuole superiori, 6 educatori, circa 170 adulti volontari impegnati in vari ambiti, e ovviamente don Simone Arosio che apre le porte della casa al «piano terra», per accogliere oltre mille persone, «una squadra grande non solo di numero, ma anche di cuore», come sottolinea il sacerdote. Un oratorio attivo tutto l’anno, con 929 bambini iscritti alla catechesi.

«Per il nostro oratorio – continua don Simone – il giorno centrale è la domenica, giorno del Signore e giorno della comunità. La caratteristica particolare del nostro oratorio è proprio la proposta della catechesi domenicale. I bambini dalla prima elementare alla terza media sono invitati a vivere il momento di catechesi durante la domenica pomeriggio. La collocazione in questo momento della giornata permette di offrire al ragazzo non una semplice “ora di catechismo”, ma una proposta integrata di gioco, animazione, preghiera, laboratori, condivisione e proposte di carità. Molti giovani si mettono a disposizione a vivere il servizio di catechisti, mentre molti adulti si rendono disponibili per il servizio di assistenza ai laboratori, segreteria, pulizia e come volontari del cine-teatro parrocchiale. Alcuni volontari dell’associazione “Fede e luce” si impegnano a inserire e integrare nelle attività pomeridiane bambini e ragazzi disabili. Il gruppo adolescenti è composto da circa un centinaio di ragazzi che si ritrovo due volte a settimana: il martedì sera per un momento di catechesi e di formazione e la domenica pomeriggio per vivere un servizio in oratorio. Il gruppo 18enni e giovani ha vissuto durante quest’anno un percorso dal titolo “Verso le periferie” che li ha portati a incontrare diversi testimoni che vivono le periferie fisiche ed esistenziali del nostro contesto milanese».

Le attività sono davvero tante, in particolare nell’anniversario dei 110 anni. «Nel corso del 2014 – conclude don Simone – proporremo 11 eventi che serviranno a richiamare a tutta la comunità lo scopo e la missione fondamentale dell’oratorio nel suo compleanno. Un’occasione preziosa che ci invita a guardare al passato e alle tante iniziative vissute in questi decenni, a rileggere nel presente la missione educativa propria dell’oratorio, ma soprattutto a proiettarsi nel futuro per interrogarsi su come annunciare il Vangelo in un mondo che cambia».