Lunedì 13 febbraio, alla Gazzada, presso la Villa Cagnola, si incontrano per la prima volta con i Vicari Episcopali per la vita consacrata i rappresentanti delle comunità monastiche, maschili e femminili, presenti sul territorio della diocesi ambrosiana.
L’evento può essere compreso come eredità dell’anno della vita consacrata. Papa Francesco proprio in quell’occasione ebbe a dire: «I monasteri e i gruppi di orientamento contemplativo potrebbero incontrarsi tra di loro, oppure collegarsi nei modi più differenti per scambiarsi le esperienze sulla vita di preghiera, su come crescere nella comunione con tutta la Chiesa, su come sostenere i cristiani perseguitati, su come accogliere e accompagnare quanti sono in ricerca di una vita spirituale più intensa o hanno bisogno di un sostegno morale o materiale» (II,5).
L’invito è stato rivolto alle non poche realtà di vita contemplativa radicate nel nostro territorio. Decisamente prevalente la realtà femminile.
Nella Chiesa ambrosiana ci sono infatti 17 monasteri femminili: il monastero della Visitazione delle monache visitandine (Milano), il monastero S. Chiara delle clarisse (Milano), il monastero Maria Madre della Chiesa delle monache del Terz’Ordine Regolare di San Francesco d’Assisi (Paderno Dugnano); i due monasteri delle benedettine adoratrici perpetue del SS. Sacramento (a Milano e a Gallarate, quest’ultimo della federazione di Ronco di Ghiffa); il monastero della presentazione di Maria Vergine delle suore agostiniane (Milano); il monastero della Beata Maria Vergine Mediatrice delle monache passioniste (Gornate Olona); i tre monasteri delle romite ambrosiane (Sacro Monte di Varese, Bernaga di Perego e Agra); i tre monasteri delle suore carmelitane scalze (Milano, Legnano e Concenedo di Barzio); il monastero delle suore carmelitane di Cuasso al Piano; i due monasteri delle adoratrici perpetue del santissimo sacramento (Monza e Seregno); l’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo delle Monache Benedettine (Viboldone).
Le realtà monastiche maschili sono 4: l’abbazia cistercense di Chiaravalle (Milano), l’abbazia di San Benedetto dei monaci olivetani (Seregno); il priorato dei Santi Pietro e Paolo (Buccinasco); il priorato della Santissima Trinità (Dumenza).
Abbadesse e abati, priori e priore, responsabili della formazione iniziale avranno così l’occasione, insieme ai due vicari per la Vita consacrata maschile e femminile, di confrontarsi su alcune questioni chiave: le attese della Chiesa ambrosiana nei confronti della vita monastica e le tematiche e problematiche comuni alla vita dei diversi monasteri che possono essere condivise a livello diocesano.