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Lettera

Indicazioni liturgiche per l’accoglienza dell’Evangeliario ambrosiano

Durante la messa «nella notte» del Santo Natale 2011 le comunità ambrosiane accoglieranno ufficialmente e solennemente il nuovo Evangeliario Ambrosiano

13 Dicembre 2011

L’accoglienza dell’Evangeliario Ambrosiano, rinnovato sul Lezionario ambrosiano in vigore e donato alle comunità ambrosiane dal cardinale Dionigi Tettamanzi a conclusione del suo servizio episcopale in Diocesi, avverrà per tutte le comunità durante la messa «nella notte» del Santo Natale 2011 nel modo seguente:

1. L’Evangeliario verrà portato dal sacerdote celebrante nella solenne processione d’ingresso e posto ritto al centro dell’altare, con la parte frontale volta verso l’assemblea. Là dove è consuetudine portare processionalmente la statua del Bambino, questa sarà portata da una coppia di sposi e precederà l’Evangeliario portato dal sacerdote.

2. Al Canto al Vangelo, il diacono o il sacerdote, prenderà l’Evangeliario dall’altare e in forma processionale solenne si recherà all’ambone (o al pulpito) per la proclamazione, in recitato o in canto (*) del Santo Vangelo. L’Evangeliario sarà accompagnato da due candelieri, verrà intronizzato solennemente e incensato. Prima che inizi l’alleluia un commentatore potrebbe, secondo l’opportunità, pronunciare una breve monizione con queste o simili parole:

Il Signore viene fra i suoi, fra quanti lo hanno accolto, ai quali ha dato il potere di diventare figli di Dio. In questa notte santa l’Evangeliario ambrosiano, donato a tutte le comunità diocesane e ambrosiane dal cardinale Dionigi Tettamanzi, è portato solennemente in processione all’ambone (sul pulpito), da dove risuonerà l’annuncio dell’incarnazione del Verbo. La nostra assemblea si unisca nella lode al Signore.

3. Terminata la proclamazione, in recitato o in canto, del Santo Vangelo il diacono o il sacerdote bacia l’Evangeliario e lo mostra aperto all’assemblea. Lo rinchiude e, prima di iniziare l’omelia, lo ripone disteso su un lato dell’altare, dove resterà fino al termine della comunione. Al termine della comunione, insieme con i vasi sacri anche l’Evangeliario verrà tolto dall’altare e portato in un luogo adatto.
 

Avvertenza per le comunità di rito romano

È significativo che anche le comunità di rito romano della diocesi nella notte di Natale valorizzino il dono ricevuto. Data la corrispondenza della pagina evangelica con quella nel giorno di Natale del rito ambrosiano, per la proclamazione il ministro incaricato dovrà semplicemente sostituire la formula iniziale ambrosiana con quella romana (dal Vangelo secondo Luca).

Prima del canto dell’alleluia il commentatore potrebbe, secondo l’opportunità, pronunciare una monizione con queste o simili parole:

In questa notte santa l’Evangeliario, donato a tutte le comunità della diocesi dal cardinale Dionigi Tettamanzi, è portato solennemente in processione all’ambone, da dove risuonerà l’annuncio della nascita di Gesù, il Verbo di Dio venuto ad abitare in mezzo a noi. La nostra assemblea si unisca nella lode al Signore.

(*) Per facilitare l’esecuzione in canto qui sotto è possibile trovare lo spartito del Vangelo della messa nella notte e la registrazione in MP3.