Di emergenza terza età si parla molto sotto il solleone. Ma il problema non è solo estivo. In Lombardia gli anziani sono circa 120 mila, di cui 28 mila a Milano. Servirebbero ogni anno circa 400 milioni di euro in più rispetto a quanto Regione e Comuni già spendono. È l’allarme lanciato dal gruppo consiliare di Ulivo e Rifondazione.
Non ci sono soldi in Lombardia per assistere gli anziani non autosufficienti. Servirebbero ogni anno circa 400 milioni di euro in più rispetto a quanto Regione e Comuni già spendono, ma per quest’anno ce ne sono solo 20 milioni mandati dal governo.
L’allarme viene dai gruppi consiliari di Ulivo e Rifondazione Comunista del Comune di Milano. In tutta la Regione sono circa 120 mila gli anziani non autosufficienti, di cui 28 mila a Milano. «Il loro numero è destinato a crescere», sottolinea Giuseppe Landonio, consigliere comunale dell’Ulivo. «Il problema è che i servizi domiciliari sono inadeguati e si è costretti a ricorrere ai ricoveri nelle residenze per anziani».
Secondo l’Ulivo in Lombardia sarebbero circa 45 mila gli anziani accuditi dalle case di riposo e 4.500 solo a Milano. «Ciò comporta una spesa enorme», sottolinea Landonio. «Il problema è grave, ma manca un coordinamento fra Comuni e Regione per tentare di risolverlo».
Della retta mensile delle case di riposo, la Regione rimborsa il 42%: il resto devono mettercelo i Comuni e i familiari dei ricoverati. «C’è poi un divario enorme fra le rette delle diverse case di riposo», spiega Landonio. «Al netto del rimborso della Regione, ci sono strutture che chiedono 44 euro al giorno e altre 133. A Milano una famiglia può arrivare a spendere all’anno anche 9 mila euro per il ricovero del nonno».
L’Ulivo propone pertanto la costituzione di un “Fondo per la non autosufficienza”, nel quale far confluire, oltre alle risorse che vengono da Roma, anche altre entrate regionali, come, per esempio, una quota dell’Irpef.
«Le istituzioni devono comunque lavorare insieme per migliorare l’assistenza domiciliare che costa molto meno rispetto ai ricoveri», aggiunge Landonio. «Inoltre ci vorrebbero più controlli sulle case di riposo per calmierare le rette». (dp)