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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Milano

Scola: «Ci auguriamo che i cristiani riprendano
a leggere per la loro formazione»

Il cardinale Scola ha benedetto la nuova Libreria San Paolo di Milano, intervenendo all’inaugurazione dei locali. Presenti alcuni dei vertici del Gruppo. L’Arcivescovo ha ricordato l’importanza di Media per l’annuncio del Vangelo e la catechesi

di Annamaria BRACCINI

14 Maggio 2015

«In questa rinnovata libreria, secondo il nostro apostolato evangelizzatore e missionario, nel giorno nel quale, in rito ambrosiano, si celebra l’Ascensione, noi Paolini e Paoline ci sentiamo inviati da Gesù ad annunciare il Vangelo». Lo dice, nel suo indirizzo di saluto, il Superiore Provinciale, don Eustacchio Imperato, durante l’inaugurazione della nuova e moderna sede della Libreria, in via Pattari a Milano, benedetta dal cardinale Scola.
«Quest’anno ricorrono gli ottant’anni del servizio librario della San Paolo in Milano, da quando il beato Alberione, in accordo con il cardinale Schuster, aprì la prima libreria in città in via Sant’Agnese, il 5 agosto 1935», conclude il Provinciale, richiamando la “sfida raccolta”, nonostante la crisi economica e di fede del mondo attuale. 
Mentre continuano ad arrivare amici vecchi e nuovi della libreria, molti sacerdoti paolini, collaboratori nell’apostolato, giornalisti – sono presenti don Sante Sabatucci, amministratore unico del Gruppo, don Rosario Uccellatore, direttore generale dell’Editoriale San Paolo, il Moderator Curiae, monsignor Bruno Marinoni, il direttore della Fabbrica del Duomo, Gianni Baratta -, risuonano le parole, nella Monizione introduttiva, dell’Evangelii Nuntiandi, poi, della prima Lettera ai Corinti, degli scritti di don Alberione che annotava: «Le nostre librerie sono centri di apostolato, non sono negozi, ma servizio ai fedeli».        
L’assessore alla cultura Filippo Del Corno, porta il saluto a nome del sindaco Pisapia e suo personale, «con la gioia che si ha sempre quando apre uno spazio di cultura e di dialogo». Gli fa eco, in una breve riflessione, Giuliano Vigini, docente di Sociologia dell’Editoria contemporanea in “Cattolica” e grande esperto del settore cattolico:  «La libreria è luogo non solo di vendita, ma di comunicazione, spazio destinato ai tanti gusti di cibi che servono a nutrire lo spirito: è un pastello che edifica il nuovo umanesimo di cui ci parla il cardinale Scola». Il quale, nella sua esortazione, prima della benedizione, sottoliea: «Siamo tutti molto lieti di questo gesto che vuole continuare lo sforzo della Società San Paolo, ormai prolungato nel campo dell’editoria a tutti i livelli. D’altra parte, come dice Evangelii Nuntiandi, la Chiesa si sentirebbe colpevole, di fronte al suo Signore, se non adoperasse questi potenti mezzi: Mezzi come strumenti di annuncio, Catechesi, come riferimento delle domande che suscita il paragone l’annuncio e la realtà, e il tentativo di un approfondimento organico e sistematico della vita cristiana che la teololgia e le scienze che si connettono possono assicurare». 
I tre ambiti che ogni fedele dovrebbe praticare, perché la sua fede sia piena. «Dobbiamo riconoscere che questo itinerario dell’’autocoscienza del cristiano è venuta meno in questi tempi. Non possiamo non lamentare la caduta della catechesi degli adulti che fa venire meno la ricerca di letture appropriate».  
Richiamando la Solennità dell’Ascensione, l’Arcivescovo aggiunge: «Lo Spirito di Cristo risorto con il Padre ha cercato di “abbreviarsi” – come dicevano i Padri – per poter essere captato dal nostro spirito umano che è limitato. Il senso dell’Ascensione per cui, dopo l’abbassamento radicale di Gesù sulla Croce si realizza un andamento di attrazione all’elevazione nella logica della Risurrezione, è il genio cristiano che si fonda sull’incarnazione. Da questo punto di vista,  il lavoro l Paolino e in particolare della libreria, è fondamentale perché qui si può trovare tutto ciò che è utile e necessario, ma anche un’interlocuzione sui singoli contenuti. Inaugurare la libreria è un prolungamento della logica dell’incarnazione intorno all’Eucaristia». E cita, allora, Scola, San Massimo il Confessore, nel suo sforzo “di pensare secondo Cristo, ma soprattutto di pensarlo attraverso tutte le cose”: «È indiscutibile che gli strumenti di comunicazione, anzitutto il libro, sono cruciali in questo. Ci auguriamo che i cristiani riprendiamo a leggere e che si inverta il trend per cui in Italia ci sono troppi libri e troppo pochi lettori». 

La libreria, realizzata su due piani in un edificio di proprietà della Fabbrica del Duomo, offre spazi che si aprono su via Pattari e uno sottostante di oltre trecento metri quadri. La proposta è ampia e diversificata: novità e tutti i volumi pubblicati da San Paolo, oltre a numerosissime edizioni dell’Antico e del Nuovo Testamento, sussidi per la preghiera e la riflessione comunitaria e individuale. E, poi, il punto forte della multimedialità attraverso video e Dvd, classici di sempre, editoria tematica, con una cura particolare per i ragazzi e le pubblicazioni di carattere educativo.
Grande, come sempre, è l’attenzione dedicata agli specifici argomenti della famiglia, della catechesi e dell’approfondimento religioso relativo anche ad altre fedi. Inoltre, nel piano interrato – pensato anche come spazio per presentazioni e dibattiti – si possono trovare l’oggettistica sacra, con una sezione molto ricca di icone – e molte graziose curiosità anche per i più piccoli.
La libreria, nove dipendenti, come spiega il direttore, Celeste Baldo, è aperta dal lunedì al sabato, con orario continuato, dalle 9.00 alle 19.00.

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