In una sala gremita di preti e dipendenti della Curia, lunedì 3 settembre il cardinale Dionigi Tettamanzi ha annunciato che Benedetto XVI ha nominato Vescovi tre sacerdoti ambrosiani, «due per il servizio della Santa Sede e uno per la guida di una diocesi italiana».
Monsignor Gianfranco Ravasi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana, diventerà presidente del Pontificio consiglio della cultura, sostituendo il cardinal Paul Poupard che lascia per raggiunti limiti di età. Il noto biblista, che è stato salutato dai presenti con un lungo applauso, «non ha bisogno di particolari presentazioni», ha esordito il Cardinale, «tutti ne conoscono la passione ecclesiale, la vasta cultura biblica ed enciclopedica, la capacità di dialogare con persone dei mondi più diversi, l’eccezionale abilità comunicativa a servizio della Parola di Dio».
Oltre che autore di 150 libri e numerosi articoli su riviste italiane e straniere, Tettamanzi ha ricordato la sua collaborazione con diversi quotidiani e a «una nota rubrica religiosa televisiva», “Le frontiere dello Spirito”, condotta da Cecilia Sangiorgi, che va in onda su Mediaset la domenica mattina.
Monsignor Vincenzo Di Mauro e monsignor Francesco Brugnaro, assenti la mattina dell’annuncio, perché impegnati a Roma nei loro attuali incarichi, saranno rispettivamente il nuovo segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede e Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche.
A monsignor Di Mauro, che ha già lavorato all’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, il Papa chiede «di assumere un compito delicato nell’organismo vaticano», ha ricordato Tettamanzi, «cui spetta la vigilanza e il controllo», certo gli sarà preziosa «la competenza in materia economica e amministrativa».
Dopo gli anni trascorsi in parrocchia (a Maria Regina Pacis, S. Ambrogio, S. Maria di Caravaggio), in diocesi (come assistente dell’Azione Cattolica ragazzi) e a Roma (al Pontificio consiglio per i laici), ora «la tua esperienza pastorale», ha detto l’Arcivescovo di Milano, «ti porterà anche in questo ruolo ad essere un Vescovo “pastore”, appassionato del Signore e del suo popolo».
Il cardinal Tettamanzi, come ha ricordato lui stesso, conosce bene la diocesi marchigiana alla quale il Papa invierà monsignor Brugnaro, «essendo stato per quasi due anni Arcivescovo di Ancona-Osimo». E gli ha preannunciato: «Ti aspetta una gravosa responsabilità, in continuità con l’impegno profuso dai tuoi predecessori», in particolare mons. Angelo Fagiani, che domenica a Loreto, durante l’Agorà dei giovani, ha detto il Cardinale, è stato salutato con un abbraccio da Benedetto XVI.
Ricordando le nomina prima dell’estate (di mons. Busti, mons. Brambilla e mons. Delpini), l’Arcivescovo ha ringraziato il Papa «per i segni di profonda stima e fiducia che in questi mesi ha manifestato alla nostra diocesi».
Al termine della mattinata monsignor Ravasi, unico neo Vescovo presente all’incontro in Curia, ha ricevuto lo zucchetto dal cardinal Tettamanzi e ha preso la parola per comunicare a tutti la sua riconoscenza e consegnare, ancora una volta, qualche “briciola” della sua cultura. Tuttavia non ha nascosto il suo rammarico nel lasciare Milano.