“Sono commosso e addolorato. Non capisco ma queste cose sono difficili da capire, fatte da essere umani. Per questo sono commosso, addolorato e prego. Sono tanto vicino al popolo francese tanto amato, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro”. Lo ha detto Papa Francesco a Tv2000 in una telefonata trasmessa oggi durante uno speciale a cura del Tg2000 sui recenti attentati terroristici di Parigi. “Non ci sono giustificazioni per queste cose”, ha aggiunto riferendosi alla terza guerra mondiale a pezzi. Nessuna giustificazione “religiosa e umana” perché “questo non è umano”: “Per questo sono vicino a tutta la Francia che le voglio tanto bene”.
Mons. Pontier (presidente vescovi), «il male non avrà l’ultima parola»
«Profondo dolore davanti a questa violenza estrema che ha tolto la vita a tante persone e ferite tante altre». Ad esprimerlo a nome di tutti i vescovi francesi è monsignor Georges Pontier, presidente della Conferenza episcopale. «I miei pensieri e le mie preghiere – scrive mons. Pontier in un comunicato – vanno alle vittime, ai loro familiari, alle forze dell’ordine, agli operatori sanitari e ai nostri governanti sui quali pesa una responsabilità pensatissima. In queste ore difficili, noi riponiamo in loro la nostra fiducia. Invito i cattolici di Francia, in particolare questa domenica, a essere, con la loro preghiera, le loro parole e i loro gesti, artigiani di pace, di unità e testimoni della Speranza. Lo sappiamo, il male non avrà l’ultima parola».
Card. Vingt-Trois: «Parrocchie si attengano alle misure di prudenza»
L’arcivescovo di Parigi, cardinale André Vingt-Trois, ha diffuso questa mattina un messaggio alla città per invitare la comunità cattolica a unirsi in preghiera al lutto cittadino e per chiedere alle parrocchie di attenersi rigorosamente alle misure di sicurezza indicate dalle autorità.
Domenica sera, alle 18.30, l’arcivescovo presiederà una messa a Notre-Dame per “le vittime di questa notte e i loro cari e per il nostro Paese”. Alle 18.15 le campane della cattedrale suoneranno a lutto. «La nostra città di Parigi, il nostro Paese – scrive l’arcivescovo -, sono stati colpiti ieri sera con una efferatezza e una intensità senza precedenti. Dopo gli attacchi di gennaio, dopo l’attacco questa settimana a Beirut e molti altri nel corso dei mesi passati, tra cui in Nigeria e in altri Paesi africani, il nostro Paese conosce di nuovo il dolore del lutto e deve affrontare la barbarie propagata da gruppi di fanatici. Questa mattina prego e invito i cattolici di Parigi a pregare per coloro che sono stati uccisi e per le loro famiglie, per i feriti e per le forze dell’ordine, per i nostri governanti e per il nostro Paese affinché ci rinsaldiamo nell’unità e scenda la pace nei nostri cuori. Chiedo alle parrocchie di Parigi di conformarsi strettamente alle misure di prudenza dettate dalle autorità pubbliche. Chiedo loro di fare di questa giornata e di quella di domani (domenica) giornate di lutto e preghiera”. Anche il cardinale Vingt-Trois invita alla “moderazione”. “Nessuno si lasci andare al panico o all’odio”. “Di fronte alla violenza degli uomini, possiamo ricevere la grazia di un cuore fermo e senza odio».