Il gruppo teologico di Azione Cattolica è formato da giovani e adulti, interessati ad avventurarsi nel mondo della teologia per alimentare la propria fede. Grazie al generoso finanziamento dell’Azione Cattolica, circa quindici persone quest’anno hanno frequentato alcuni corsi della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, inserendoli tra impegni familiari e di lavoro e lezioni all’università. Tutti i partecipanti si ritrovano periodicamente per condividere le soddisfazioni e le fatiche del cammino, accompagnati da Valentina Soncini e monsignor Gianni Zappa. L’obiettivo è quello di alzare la sensibilità e la competenza in materia teologica, perché anche i laici possano formarsi sempre più anche sotto questo profilo, e dunque mettersi a servizio con nuove idee. Le competenze acquisite saranno poi messe a disposizione di tutta la Chiesa, soprattutto di quella diocesana.
A questo proposito, il 7 e l’8 gennaio 2017 verrà organizzata la terza edizione delle giornate teologiche. Un’occasione per “fare pratica teologica”, cioè non tanto ascoltare la lezione di un esperto, ma, con l’aiuto di un teologo, prendere direttamente in mano i testi, farli incontrare con i propri vissuti quotidiani o passati, e acquisire così maggiore consapevolezza del contenuto della propria fede, dandole fondamenta solide e argomentate, praticando una teologia “di popolo” e aprendo percorsi di approfondimento.
Chiara Zambon, responsabile diocesana Acr e insegnante, studia teologia ormai da tre anni e spiega: «Chi vuole conoscere la teologia sa di fare una scelta controcorrente. Eppure il fascino della sua sapienza continua ad attirare molti alla sua scuola. Il numero dei partecipanti al nostro gruppo infatti cresce col passare del tempo».
Perché studiare teologia da laici, oggi?
Questa proposta è innanzitutto un’occasione di arricchimento personale, una possibilità di coltivare sempre più una fede intelligente, anzi un sapere della fede che sappia dialogare con la cultura contemporanea. È molto prezioso il proposito di approfondire il profilo oggettivo della fede, in un contesto in cui essa invece è troppo spesso fondata sul sentimento o sul «sentito dire».
Cosa fare poi di queste conoscenze teologiche?
Il bagaglio di competenze teologiche, che è insieme culturale e sapienziale, deve essere speso innanzitutto nella quotidianità: i colleghi di lavoro e di studio, i familiari e gli amici ci interpellano, chiedono, cercano punti di riferimento affidabili, cercano persone “attrezzate” e preparate per confrontarsi sulle sfide della vita, della coscienza e della fede. Anche in questo campo i laici sono chiamati a mettersi in gioco seriamente, soprattutto in questo frangente di tempo in cui è facile soffrire di “mutismo” o al contrario non andare mai oltre la soglia della “chiacchiera”.
Una presentazione del gruppo e dei percorsi previsti per l’anno 2016-2017 è in calendario lunedì 4 luglio alle 19, presso il Centro diocesano (via Sant’Antonio 5, Milano). Sarà presente anche monsignor Claudio Stercal, docente della Facoltà teologica. L’invito è aperto a tutti, anche a quanti non sono soci di Azione Cattolica e non hanno mai intrapreso studi teologici.
Info: gruppoteologico@azionecattolicamilano.it