Sede centrale con gli uffici e le aree di bisogno; sedi territoriali diffuse nei decanati e nelle parrocchie della diocesi; servizi in risposta ad alcuni problemi di grave emarginazione, povertà e disagio sociale; il “sistema Caritas”, come risposta coerente ai bisogni del territorio e come proposta di “impresa sociale”.
di Paolo Brivio
Per spiegare cosa è la Caritas Ambrosiana ci si può efficacemente affidare all’articolo 1 del suo statuto, dove si stabilisce che essa è«l’organismo pastorale istituito dall’Arcivescovo di Milano al fine di promuovere la testimonianza della carità della comunità ecclesiale diocesana e delle comunità minori, specie parrocchiali, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica . La Caritas Ambrosiana è lo strumento ufficiale della diocesi per la promozione e il coordinamento delle iniziative caritative e assistenziali, all’interno delle altre specifiche competenze diocesane».
Costituita tecnicamente come ufficio all’interno del “Settore della diocesi per la missione e la carità”, Caritas Ambrosiana ha maturato un’identità pastorale e una capacità organizzativa molto ben delineate. Quanto alla prima, in tre decenni di vita si è andato precisando che fondamentali, nella vita e nell’azione della Caritas, sono non tanto i compiti gestionali e non solo gli interventi emergenziali, ma la testimonianza della carità e la capacità di coordinamento all’interno della comunità cristiana.
Papa Paolo VI, che diede forte impulso alla nascita della Caritas in Italia, così si espresse di fronte ai presidenti delle Caritas diocesane al primo convegno nazionale, il 27 settembre 1972: «La Caritas assume una prevalente funzione pedagogica: il suo aspetto spirituale non si misura con cifre e bilanci, ma con la capacità che essa ha di sensibilizzare la Chiesa locale e i singoli fedeli al senso e al dovere della carità in forme consone ai bisogni e ai tempi». Un’identità netta, da allora mai tradita.
Chiarite la natura e la missione dell’organismo, nel corso degli anni si è venuta sviluppando anche una capacità di azione nelle emergenze e di risposta ai bisogni sociali, che hanno condotto allo sviluppo di quello che oggi viene definito, nella diocesi ambrosiana, come “sistema Caritas”: un’articolazione di uffici, ambiti di studio, progettazione e proposta pastorale, gruppi territoriali, luoghi di ascolto e orientamento, servizi, fondazioni, cooperative e comunità, per la quale lavorano migliaia tra operatori e volontari.
Tale sistema si fa carico di molteplici compiti: cogliere e interpretare i bisogni del territorio; organizzare risposte che segnalino i problemi emergenti e sollecitino comunità e istituzioni a farsene carico; affrontare emergenze locali, nazionali e internazionali con uno spirito di vicinanza che si protragga oltre il momento del bisogno acuto; sviluppare rapporti di partnership solidale con realtà ecclesiali e altri soggetti dei Paesi poveri; promuovere – anche e soprattutto tra i giovani – una cultura diffusa di disponibilità al volontariato e all’azione sociale .
Per onorare questi impegni, Caritas Ambrosiana ha maturato un’organizzazione complessa, sintetizzabile in quattro grandi ambiti : gli uffici e le aree di bisogno attivi nella sede centrale; le sedi territoriali diffuse in tutta la diocesi; i servizi di risposta ad alcuni problemi di grave emarginazione, povertà e disagio sociale; il “sistema” che sperimenta risposte concrete ai bisogni del territorio e offre servizi alle comunità, provando a fare “impresa sociale”.