Come da tradizione nella Chiesa, a partire dal messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace (1 gennaio), questo mese è dedicato al tema della pace universale. Ogni anno gli educatori Acr (Azione cattolica ragazzi) stimolano la fantasia e il protagonismo di bambini e ragazzi per costruire una cultura di pace nelle nostre città e nelle nostre case. Trovare il «metodo per assemblare la pace» è una scoperta difficile da realizzare. Tuttavia, come i ricercatori e gli scienziati insistono nell’assemblare la loro invenzione fino a quando ogni pezzo trova il giusto posto per il suo utilizzo, anche i ragazzi comprendono che per accendere il motore della carità è fondamentale il loro impegno: la pace diventa così un’invenzione possibile!
«Dai vita alla pace», oltre a essere lo slogan di quest’anno, è l’invito personale a far germogliare nella vita di ogni giorno piccoli semi di amore, attraverso scelte concrete di servizio che aiutino a scoprire la bellezza della vita come dono: pensare a tutti, e non solo a se stessi, è il primo passo per «assemblare» la pace! I gruppi dell’Acr si impegneranno quindi a promuovere esercizi di cittadinanza attiva, di protagonismo sociale, di ricerca condivisa del bene comune… tutto a misura di ragazzo.
Per rendere visibile il frutto dell’impegno dei prossimi mesi, il gadget proposto a livello nazionale è una piccola scatola di matite, che al termine del loro uso tradizionale sono ancora utilizzabili per un diverso scopo: piantate in vaso, curate e coltivate, danno vita a nuovi, colorati e gustosi frutti! Il ricavato della vendita andrà a sostenere un’iniziativa apostolica in Burkina Faso.
La «Festa della pace» si svolgerà nelle diverse Zone pastorali domenica 1 febbraio. In particolare, a Varese in piazza San Vittore alle 14.30; a Seregno presso l’oratorio Santa Valeria alle 15.15; a Oggiono presso l’oratorio alle 14.30; a Bareggio nell’oratorio San Luigi alle 14; nell’oratorio della Comasina a Milano alle 14.45.
«Con la speranza e l’augurio che questo appuntamento possa essere incisivo sul territorio, invitiamo a partecipare anche tutti i giovani e gli adulti (la “Comunità educante”) che desiderano sostenere i ragazzi dicendo il proprio sì alla pace», sostengono Chiara Zambon e Paolo Airoldi, responsabili diocesani Acr.
In alcune Zone si svolgerà una piccola marcia della pace, per comunicare alle città la voglia di solidarietà, di colore, di fraternità. «Davvero tutti, piccoli e grandi, famigliari e amici, compagni di scuola o di oratorio, nonni e zii si sentano invitati! Non ci resta allora che augurare “Dai vita alla pace!”, ovvero a scintille di comunione, di fede e di speranza dentro a ogni relazione e dentro ad ogni città» concludono Zambon e Airoldi.