Inizia domenica 25 ottobre e prosegue fino a venerdì 30 il pellegrinaggio della statua della Madonna di Loreto e del Crocifisso di San Damiano nella Diocesi di Milano. «È una iniziativa – spiega don Maurizio Tremolada, responsabile del Servizio per i Giovani – che è nata dal Servizio nazionale di pastorale giovanile e riguarda i due doni che tradizionalmente la Chiesa italiana, attraverso i giovani che partecipano alla Giornata mondiale della gioventù, offre alla Diocesi che ospita la Gmg. La novità di quest’anno è che il Servizio nazionale di pastorale giovanile ha pensato di far benedire questi due segni dal Papa nella scorsa Domenica delle Palme e da quel giorno stanno girando in tutte le Diocesi italiane, per invitare i fedeli, quindi non solo i giovani, delle comunità cristiane a pregare per la preparazione della Giornata mondiale della gioventù di Cracovia. Il pellegrinaggio, che questa settimana si svolge nella Diocesi di Milano, continuerà fino alla Domenica delle Palme del prossimo anno, Anno giubilare.
È dunque un’iniziativa dei giovani ma è rivolta a tutti?
Certamente, ha un doppio risvolto. Naturalmente alla Gmg parteciperanno i giovani, però la presenza di questi due segni rappresenta, da una parte, un invito rivolto a tutti a pregare per la Gmg e, dall’altra, è un’occasione per sensibilizzare tutte le comunità cristiane affinché la Gmg non venga considerata un’esclusiva dei giovani ma diventi anche il motivo di un cammino di Chiesa. Tanto è vero che coloro che rimarranno a casa, giovani e adulti, seguiranno quanto avverrà a Cracovia insieme al Papa. Quindi questo pellegrinaggio è un modo per sensibilizzare le persone annunciando loro che l’estate prossima i giovani vivranno il loro Giubileo incontrando il Papa a Cracovia nell’Anno della misericordia.
Quali simboli sono legati a queste due immagini?
Ne intravedo due. Il primo è che sono il segno dei due misteri fondamentali della nostra fede: la statua della Madonna di Loreto ci ricorda il mistero dell’incarnazione, Maria che è madre, madre di Dio, madre nostra; il Crocifisso di San Damiano invece ci rammenta il mistero pasquale, l’immagine presenta infatti un Gesù crocifisso e risorto, un Gesù vivo. Un secondo significato è che queste due immagini richiamano due giovani: Maria di Nazareth, una giovane donna che offre la sua vita, la sua disponibilità, a diventare la madre di Dio, e Francesco d’Assisi, a cui parlò il Crocifisso di San Damiano. Quindi sono due segni nei quali i giovani si possono rispecchiare nel loro cammino di fede, nella loro ricerca vocazionale, nel loro desiderio di conformare la propria vita al Signore Gesù. Lo stesso san Giovanni Paolo II, avviando le Giornate mondiali della gioventù, aveva scelto proprio la croce come simbolo, e ogni anno nei luoghi delle Gmg la croce è sempre al centro
Come si svolgerà il pellegrinaggio?
Le celebrazioni indicate, secondo il programma (in allegato), vogliono raccogliere i fedeli dei Decanati e delle Zone pastorali per una preghiera che avverrà in diverse forme: in alcuni luoghi ci sarà la liturgia delle Ore, in altri la Messa, alla sera la Veglia. Un altro aspetto interessante è che abbiamo realizzato in Diocesi una staffetta, cioè a portare la Madonna da un luogo all’altro saranno i giovani: c’è un gruppo giovanile che accoglie la statua in un punto e la porta nell’altro, animando il momento di preghiera nel luogo dove sono invitati poi tutti i fedeli e le comunità cristiane»